BONDENO (Ferrara)
Il boato assordante, l’esplosione appena sopra al lago Quartesano di Bondeno nel Ferrarese, poi l’elicottero che precipita e si inabissa nelle profonde acque. L’ultraleggero è caduto attorno alle 10.45 di ieri mattina nella piccola località Settepolesini, vicino al Cavo napoleonico, il canale artificiale che collega il Po al Reno, facendo da scolmatore. A bordo dell’ elicottero, un Bell 206B JetRanger III, partito dal campo volo di Crespellano nel Bolognese e diretto a Venezia, a quanto risulta, ci sarebbero state due persone. Il proprietario del velivolo è un egiziano, Hazem Bayumi, 73 anni, residente nel Bolognese, imprenditore da molti anni in Italia, con la passione per il volo; secondo alcuni testimoni, ieri era in compagnia con un uomo di nazionalità inglese, ma sulla cui identità restano ancora dubbi. I cadaveri, nonostante le ricerche incessanti con un sonar, non sono stati ancora trovati. Sul posto, ieri mattina, sono arrivati fin da subito i vigili del fuoco con un elicottero e il nucleo sommozzatori. Presenti anche i sanitari del 118 e i carabinieri della compagnia di Cento nel Ferrarese.
Nella zona dove l’elicottero si è inabissato c’è una cava. Le persone che ci stavano lavorando in quel momento hanno immediatamente dato l’allarme, dopo aver sentito una forte esplosione. Le ricerche sono rese particolarmente difficoltose dal fatto che l’acqua del lago è molto torbida e profonda dai 15 ai 30 metri . I sommozzatori hanno lavorato fino a sera per cercare il relitto. I vigili del fuoco hanno anche recuperato più rottami possibile del velivolo, sparsi un po’ ovunque nell’area della cava. Sull’acqua sono affiorati anche un giubbotto e delle scarpe, che con ogni probabilità erano indossate da una delle due persone a bordo. Finché non sarà ritrovato il relitto sarà difficile fare ipotesi precise sulle cause: il fatto che i rottami dell’ elicottero siano stati ritrovati anche a distanza del punto dove si è inabissato e che i testimoni abbiano sentito un forte boato, lascia supporre che possa essere esploso in volo.
L’agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta. Sul luogo dell’incidente arriverà nelle prossime ore un investigatore dell’agenzia per un sopralluogo, in coordinamento con l’autorità giudiziaria e i vigili del fuoco. Anche la procura di Ferrara sta indagando: la pm Barbara Cavallo è andata sul posto ed è probabile che nelle prossime ore sarà aperto un fascicolo d’inchiesta per cercare di fare chiarezza sulle cause. Andrea Orpelli, responsabile della Cava 6, dove è precipitata l’aeromobile, si è trovato a gestire l’emergenza: "Abbiamo sentito un forte rumore e un’esplosione – racconta –. Ci siamo avvicinati per capire cosa fosse successo. Sembrava una scena di guerra: c’erano detriti sparsi dappertutto. Non solo. Abbiamo visto la coda di un elicottero inabissarsi. Dopo di che abbiamo avvisato le autorità. Abbiamo continuato a lavorare nel limite del possibile e nonostante alcuni di noi fossero ancora sotto choc".