CRISTINA RUFINI
Cronaca

Elisa Maietti morta dopo il parto per emorragia cerebrale: “Ora pensiamo alla piccola Alice"

Ferrara, raccolta fondi per la figlia della 33enne deceduta giovedì. La famiglia della giovane ricercatrice di Unibo chiusa nel dolore

Il sorriso di Elisa, morta a 33 anni dopo il parto per emorragia cerebrale

Il sorriso di Elisa, morta a 33 anni dopo il parto per emorragia cerebrale

Ferrara, 7 maggio 2023 – “La mamma di Alice è Elisa, se ne è andata donando al mondo il suo bene più prezioso. Elisa ha vissuto la sua vita al servizio degli altri, senza riserve, credeva in un mondo migliore dove ognuno doveva fare la propria parte per renderlo tale. Per crescere un bambino serve un intero villaggio e ora Alice ha bisogno di tutti noi per farlo al meglio. Così come Elisa è sempre stata generosa nella sua vita siamo certi che ognuno di voi nel suo piccolo potrà fare la sua parte per la piccola Alice".

Gli amici pregano per Elisa

La bellezza di Elisa, giovane mamma che ha perso la vita poche ore dopo averla donata alla sua piccola Alice, è racchiusa in queste parole che Agata Fogli, anche lei capo scout come lo era stata Elisa, ha scelto per aprire una raccolta fondi tramite la piattaforma Gofundme.

Iniziativa che in appena sei ore ha visto la partecipazione di quasi trecento persone, che hanno donato più di tredicimila euro. Anche questo un modo per ricordare Elisa, la sua passione per gli altri e il percorso di vita improntato a guardare avanti, agli altri, per un mondo migliore. Quel mondo che la piccola Alice e papà Andrea dovranno affrontare senza di lei, ma certo seguendo il suo esempio. Il solco che Elisa ha tracciato nella sua breve ma intensa vita. Non saranno soli padre e figlia.

I nonni della cucciola venuta alla luce in un giovedì mattina di maggio, all’ospedale di Cona. Quello stesso ospedale dove Elisa aveva lavorato come ricercatrice, tra il 2014 e il 2018. Dove aveva scelto di partorire e dove una maledetta emorragia cerebrale l’ha stroncata poche ore dopo un parto regolare. Affrontato qualche giorno prima del termine regolare, ma con due ore di travaglio e un decorso post parto che non destava preoccupazione, secondo quanto emerso fino a ora. Poi nel pomeriggio di giovedì il peggioramento, una condizione che è diventata sempre più critica, fino al coma e alla morte nella serata di giovedì.

L’azienda ospedaliera di Cona ha avviato accertamenti interni, per ricostruire tutto il percorso pre e post parto. Per riuscire a capire come sia stato possibile che una giovane vita possa essere stata stroncata da un ictus che non le ha lasciato scampo.

La sua famiglia, i genitori, il compagno – che abbiamo cercato di contattare, ma che più che comprensibilmente ci è stato gentilmente spiegato che non è il momento – sono sconvolti e chiusi in un dolore che non sembra poter trovare consolazione. Mentre la piccolina, che sta bene, non sa ancora che il mondo dovrà affrontarlo senza la sua mamma. Non sembra che al momento ci siano altre indagini aperte, oltre alle veriche interne che doverosamente l’azienda ospedaliera sta portando avanti. Insieme alle valutazioni per l’espianto degli organi.