FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Emergenza casa. Aumentano gli sfratti. Duecento in un anno: "Il trend peggiorerà"

Nel 2022 sono stati 193 i provvedimenti eseguiti e 176 quelli emessi. Impennata dopo lo stop nel periodo del Covid. L’allarme del Sunia:. "Cresceranno ancora senza reddito di cittadinanza e aiuti per l’affitto".

Emergenza casa. Aumentano gli sfratti. Duecento in un anno: "Il trend peggiorerà"

Trovarsi in mezzo a una strada senza più un tetto sulla testa. Un incubo nel quale sempre più persone stanno piombando (o rischiano di piombare). Dopo lo stop del periodo Covid, infatti, anche in provincia di Ferrara il numero degli sfratti (emessi ed eseguiti) è in sensibile aumento. A fotografare la situazione sono i dati del ministero dell’Interno che ogni anno pubblica i numeri relativi a tali provvedimenti suddivisi per provincia. Per quanto riguarda il Ferrarese, nel 2022 sono stati emessi 176 provvedimenti di sfratto, con una crescita del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Entrando nel dettaglio e scorporando il dato, tra gennaio e dicembre 2022 sono stati disposti 41 sfratti per finita locazione, cioè per inquilini ai quali è scaduto il contratto ma che non lasciano la casa (15 riguardano il capoluogo e 26 il resto della provincia). Altra voce è quella relativa ai provvedimenti emessi per morosità. Qui si parla di 135 casi in dodici mesi (88 a Ferrara città e 47 nel resto del territorio).

Passando alle richieste di esecuzione, nel 2022 sono state 251, con un aumento del 96% rispetto al periodo di riferimento precedente. Infine gli sfatti eseguiti, che hanno raggiunto quota 193, con una crescita del 196% rispetto al periodo precedente (dato, lo ricordiamo, che risente del blocco degli sfratti legato al Covid, scaduto il 31 dicembre 2021). Al netto delle contingenze, si tratta di un trend che preoccupa e che, secondo gli addetti ai lavori, è destinato ad aggravarsi.

A fornire un’analisi del dato è Maurizio Ravani, segretario provinciale del Sunia, sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari. "I dati più recenti che ci sono stati forniti dal tribunale – spiega il sindacalista – sembrano addirittura peggiori rispetto a quelli del ministero. Ci parlano infatti di 27 convalide e un’ordinanza di rilascio per finita locazione a uso abitativo e 177 convalide e quattro ordinanze di rilascio per morosità. Il quadro è preoccupante e non credo che i numeri siano destinati a migliorare". Dietro a questa fosca previsione, secondo Ravani, ci sono alcuni elementi ben precisi. "Nel 2023 non dobbiamo aspettarci dati migliori perché è peggiorata la condizione lavorativa di molti – afferma –. L’aver tolto il reddito di cittadinanza influirà sulle difficoltà nel pagare l’affitto, così come l’assenza di aiuti statali per quanto riguarda la morosità incolpevole". Insomma, siamo di fronte "a una serie di concause che aumenteranno il disagio e gli sfratti". Secondo il segretario del Sunia "esiste un problema casa e riguarda un diritto. Abbiamo chiesto al governo lo sblocco dei fondi per la morosità incolpevole e i contributi per l’affitto, ma finora non abbiamo avuto risposte. Richieste simili le faremo anche alla Regione, mentre stiamo chiudendo un accordo con i proprietari sul rinnovo dei canoni concordati, mettendo un freno al canone libero con vantaggi per tutti. Sabato ero alla manifestazione di Roma proprio per accendere i riflettori sui diritti che rischiano di essere messi da parte. Tra questi c’è anche il diritto alla casa". Il problema abitazione a Ferrara fa rima con universitari fuori sede. "Abbiamo settemila fuori sede – analizza Ravani –, abbiamo chiesto iniziative per aiutarli. Occorrono più risorse". Discorso non diverso per gli alloggi popolari. Secondo il Sunia "serve un piano di manutenzione perché possano dare una risposta a un grande bisogno di affitti calmierati. Ma pure per questo servono fondi".