Energia, transizione e ambiente Cna guarda al futuro del territorio

Ieri mattina all’assemblea provinciale dell’associazione di categoria sono state lanciate diverse proposte. Benatti: "Grande attenzione a capitale umano e digitale". Govoni: "Imprese al centro delle strategie"

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E’ un allarme ma anche un grande segnale di fiducia nel futuro, e nella possibilità della nostra economia di risollevarsi, quello che la Cna ha lanciato ieri mattina nel corso dell’assemblea provinciale annuale, intitolata ’Verso il mondo nuovo’. "La capacità del sistema impresa di resistere per superare una situazione in cui si lavora senza margini e senza guadagno è allo stremo – ha detto il presidente provinciale Davide Bellotti – e si rischia un lockdown produttivo". Tuttavia, ha proseguito Bellotti, le aziende non intendono arrendersi e Cna non intende stare ferma: "Per questo ha messo in campo una serie di iniziative che puntano a uscire dalla crisi. Proposte contro il caro energia, una nuova società di scopo ce si occuperà di ambiente salute e sicurezza sul lavoro, e una società, insieme a Confcooperative e Confartigianato, per lo sviluppo territoriale". Il mondo nuovo si costruisce anche così, sostiene Cna: "Il 2022 è stato un ano difficilissimo – ha detto il direttore di Cna Ferrara Diego Benatti – Le aziende sono cambiate, ora il territorio deve cambiare con loro. Oggi vogliamo indicare tre gradi traiettorie di sviluppo: grande attenzione al capitale umano, fatto di imprenditrici, imprenditori e loro dipendenti; grande impegno per la transizione digitale; grandissima attenzione alla transizione ecologica, che è fatta di rispetto per l’ambiente, fonti rinnovabili, energie alternative". "Il mondo nuovo si costruisce insieme: imprese, cittadini, istituzioni. Per questo è fondamentale che le imprese siano ascoltate dalle istituzioni – ha detto il presidente nazionale Cna Dario Costantini, che ha aggiunto – : "Con il nuovo governo non sono mancate le occasioni di confronto, e questo è certamente un segnale positivo. Ho chiesto personalmente alla nuova premier di fare un passo in avanti: è necessario agevolare le imprese, incentivarle, aiutarle a superare la crisi".

"Il nostro dovere – ha aggiunto il commissario straordinario della Camera di Commercio, Paolo Govoni – è costruire un mondo nuovo in cui le imprese siano al centro delle strategie di sviluppo, perché attraverso le imprese creiamo qualità di vita e benessere del territorio". "L’assemblea di Cna ha questo obiettivo – ha commentato il Presidente regionale di Cna Paolo Cavini – : mettere l’accento sulle grandi sfide che ci attendono a breve e lungo termine. Tra queste ci sono sicuramente lo sviluppo dei territori, l’energia, l’ambiente, ma anche l’invecchiamento progressivo della popolazione e la questione giovanile, che non va trascurata". Un messaggio positivo è venuto da Massimiliano Mazzanti, delegato per il Pnrr dell’Università di Ferrara: "L’Italia, grazie alla sua rete di piccole e medie imprese, ha una buona capacità innovativa ed è qui di attrezzata ad affrontare le grandi sfide che ci attendono a livello globale, in particolare in campo ambientale ed energetico". Gli impegni della Regione Emilia Romagna sono stati ricordati dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo: "Porteremo in consiglio regionale una manovra da due miliardi e trecento milioni di euro, con cui intendiamo inserirci in tutte le grandi filiere industriali e produttive del territorio regionale, ponendo una particolare attenzione all’energia e ai suoi costi ormai proibitivi". Anche il comune di Ferrara, ha aggiunto l’assessore al turismo e commercio Matteo Fornasini "è da sempre in prima linea nell’aiutare e proteggere le imprese. Siamo consapevoli che senza le imprese non c’è benessere".

re. fe.