"Ercole I d’Este, è stata ristabilita un’omogeneità"

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Andrea

Maggi*

Vorrei partire innanzitutto col dire che l’intervento di sostituzione del marciapiede in corso Ercole I d’Este è necessario. Sotto diversi punti di vista: storico, in ordine al decoro urbano e in ordine all’accessibilità della via. I duecento metri di camminamento oggetto di intervento erano completamente ammalorati, tanto più che gli ultimi lavori che avevano riguardato quel tratto della via, risalgono agli anni ’80. I mattoni installati in precedenza, versavano in condizioni disastrose, tanto da rendere pericoloso il marciapiede. Oltre al fatto che non erano coerenti con il resto della via più bella d’Europa. Attraverso il lavoro in corso, viene ristabilita un’omogeneità al contesto, contrariamente a quanto invece qualcuno ha avuto modo di rilevare in questi giorni. Faccio infatti presente che le lastre di trachite che abbiamo installato sono esattamente in continuità con tutto il resto della via. Ovviamente, il nostro progetto ha raccolto l’avallo della Soprintendenza e, per non tralasciare nulla, prima dell’avvio del cantiere, ho avuto una articolata relazione e uno studio di carattere storico sul contesto e sulla via che attesta come dagli anni ‘20 dell’Ottocento sia stata utilizzata la trachite provenienti dalle cave di Monselice, materiale tra l’altro che ancora caratterizza moltissimi marciapiedi del centro storico. Le pietre di recente installazione in breve tempo assumeranno la tonalità delle altre presenti in tutto il resto della via, esaattamente come come è successo in altre zone della città, come ad esempio nell’intervento di via San Romano. In conclusione, tengo a rassicurare tutti i miei concittadini: sono innamorato di Ferrara e ho l’onore di amministrarla. Sarei l’ultima persona che potrebbe attentare alla sua bellezza.

*assessore ai Lavori pubblici

del Comune di Ferrara