Erosione, studio per combatterla

Siglato l’accordo sull’attività di ricerca per mettere a punto le migliori tipologie di difesa della costa

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COMACCHIO

Un’attività di studio e ricerca sul rischio di erosione, per definire le migliori tipologie di intervento a difesa della costa ferrarese: in particolare del tratto compreso tra la foce del Po e quella del Reno. È la finalità dell’accordo pluriennale tra Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna e di altri Servizi della Regione (Difesa del suolo, costa e bonifica e Geologia, suoli e sismica) e l’Università di Padova - Dipartimento di ingegneria civile, edile e ambientale (Icea): accordo che ha avuto il via libera dalla giunta regionale. In sostanza, l’area d’indagine sarà analizzata da un gruppo di lavoro costituito da docenti universitari ed esperti dell’Agenzia e della Regione. Il primo passo è quello di comporre un quadro conoscitivo integrato dei litorali sabbiosi dell’alto Adriatico che consideri fattori ambientali (presenza di aree protette), economici (per esempio, l’attività di itticoltura) e turistici (flussi e presenze) per individuare gli interventi più adeguati – come tipologia e impatto sul litorale – a difesa della zona. Come riferito dalla Regione, verranno individuate sotto-aree omogenee come morfologia, processi erosivi in atto e forzanti meteo-marine, previsioni sull’innalzamento medio del mare e subsidenza. Anche attraverso sopralluoghi e confronti con il personale tecnico locale esperto, sarà sviluppato un bilancio dei volumi sabbiosi movimentati per ogni sotto-area, individuando gli elementi di criticità lungo la fascia costiera. Il lavoro conoscitivo dell’Università di Padova punta ad individuare gli interventi (ripascimenti artificiali, ripristino dei cordoni delle dune, opere di conservazione ambientale) a mitigazione del rischio di erosione costiera in un’ottica temporale quinquennale. Le proposte saranno elaborate consultando gli enti territoriali, gli operatori economici e della società civile, nel rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici: sarà predisposto anche un piano di manutenzione delle opere individuate per prolungare l’efficacia delle azioni proposte. Sono previste, infine, attività formative verso i tecnici della Regione e dell’Agenzia coinvolti nella tematica della gestione del rischio costiero, e attività di supporto alla comunicazione nei confronti della popolazione coinvolta. L’accordo tra Agenzia e università ha validità fino a tutto il 2024.

Valerio Franzoni