Escort uccisa, l’inchiesta si allarga. Il killer resta muto

Indagini sul corpo trovato nel fiume: "Anna era in macchina con Villani". Convalidato il fermo dell'indagato

VITTIMA Barbara Fontana, escort 47enne di Bologna

VITTIMA Barbara Fontana, escort 47enne di Bologna

Ferrara, 9 agosto 2016 – L’indagine sull’omicidio di Barbara Fontana si allarga. La escort 47enne di Bologna potrebbe infatti non essere l’unica vittima di Claudio Villani, insieme a Maurizia Cavalieri Agnelli, donna delle pulizie di 28 anni uccisa dal 56enne di Argenta esattamente 40 anni fa.

L’ombra di Villani si stende infatti anche sulla morte di Anna Visentini, 72 anni, trovata cadavere nel Po di Volano il 5 luglio del 2012. I carabinieri di Bologna stanno valutando anche quell’episodio. La donna, prima di sparire nel nulla, avrebbe infatti incontrato proprio Villani, il quale però finora non è mai stato indagato per quei fatti. Ma non è tutto. I militari del capoluogo, vista la situazione, stanno vagliando tutti i delitti di prostitute irrisolti negli ultimi anni nella zona. Nel frattempo, Villani ha fatto scena muta davanti al gip Luisa Del Bianco. Ieri mattina, nel corso dell’udienza di convalida, il 56enne (assistito dall’avvocato Francesca Silvestroni) si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto le indagini proseguono. I carabinieri hanno sequestrato le mutande di Villani, per cercare tracce di dna della vittima. Non solo. Sono in corso verifiche anche su una grossa somma di denaro, che il killer aveva prelevato in banca. Gli investigatori ipotizzano che stesse pianificando una fuga.

È il 2 luglio 2012, le 9 sono passate da poco. La telecamera della caserma di Massafiscaglia inquadra il passaggio, in direzione Codigoro, di una vecchia Ford Fiesta blu senza un copri cerchio. La targa si vede a malapena, poco o nulla l’uomo alla guida, ma nell’immagine si vede chiaramente che accanto a lui c’è un passeggero, probabilmente una donna, con un braccio fuori dal finestrino. Quell’auto, fu la certezza dei carabinieri del Nucleo operativo di Comacchio e dei colleghi della stazione di Codigoro, tutto messo nero su bianco in una lunga e dettagliata informativa, era di Claudio Villani, il futuro killer di Barbara Fontana.

E accanto a lui sedeva Anna Visentini, la 72enne trovata morta nel Volano, completamente nuda, il 5 luglio di quattro anni fa, a tre giorni dalla sua scomparsa. Ma per la Procura ferrarese quella tesi, ricca di particolari e elementi che portavano dritto ad un possibile coinvolgimento di Villani nella scomparsa o, peggio, nella morte di Anna, non venne ascoltata e tutto, a settembre 2012, venne archiviato come suicidio.

Il testimone. Ma sono tanti, troppi gli indizi che porterebbero a dire l’esatto contrario è che potrebbero spingere la Procura di Bologna ora a riaprire quel fascicolo. Il 13 luglio i carabinieri chiesero una perquisizione nell’abitazione di Villani, che abitava proprio di fronte alla famiglia della Visentini e con la quale aveva ottimi rapporti, una serie di accertamenti tecnici: richieste che però vennero rigettate. Non bastarono nemmeno alcune testimonianze ritenute ‘fondamentali’ negli atti di allora. Come quella del marito della vittima, Mario Zappaterra, che nel dare l’allarme della scomparsa il 2 alle 15, disse che «Anna era uscita per andare da Claudio che lo avrebbe accompagnato a Ferrara».

Poi aggiunse con certezza che «è stato Claudio ad ammazzarla». Poi ci furono le parole del proprietario di un distributore di benzina di Codigoro dove la donna, quella mattina, si fermò il quale spiegò di averla sentita dire che aveva fretta perché doveva incontrare Claudio Villani. La macchina della vittima venne ritrovata parcheggiata davanti alla stazione di Massa, a nove chilometri da casa sua. Per quale motivo? Lì era il punto di incontro con Villani?

Telefonata. Lo stesso ha sempre negato di averla vista quella mattina precisando che l’1 sera ricevette una sua chiamata per annullargli l’appuntamento. In realtà il telefono della Visentini ricevette una chiamata la mattina del 2 da una cabina di Massa da non si sa chi. Altro dettaglio inquietante: la pensione di 900 euro. Ritirata sempre il 2 in banca a Codigoro e mai più trovata. Una persona che si vuole suicidare perché dovrebbe andare a ritirarla poco prima di gettarsi nel Volano?

E poi perché il suo corpo era nudo, con i vestiti mai trovati, senza neppure l’adorata catenina con una medaglietta che portava sempre al collo? Quei soldi, forse, dovevano servirle per sanare un debito con Equitalia a Ferrara proprio quella mattina maledetta. Ma la Procura fu convinta della tesi del suicidio e Villani, all’epoca, non venne mai nemmeno indagato.