"Esercito, una risorsa in più per la nostra sicurezza"

Gentile lettore, sull’esercito, nel corso degli anni, si è dibattuto a lungo. L’arrivo in città dell’operazione ‘Strade sicure’ è coinciso con un periodo in cui il quartiere Gad faceva i conti con pesanti problemi di spaccio e microcriminalità, oltre che con le legittime proteste dei residenti. La presenza dei militari, spesso in presidio davanti alla stazione o in altre aree critiche del quartiere, è stata di aiuto alle forze di polizia, almeno dal punto di vista della presenza nei luoghi più sensibili. L’attività dei soldati, come giustamente lei sottolinea, non si è però limitata soltanto alla zona della stazione. Sono stati infatti impiegati anche per il controllo dei cosiddetti ‘obiettivi sensibili’, come il Meis, i luoghi di aggregazione o i grandi eventi nei momenti più cupi dell’emergenza terrorismo. Sono poi stati una presenza costante nelle strade deserte durante il lockdown. La riorganizzazione della missione che ha portato al ritiro del contingente da Ferrara ha quindi sicuramente privato la macchina della sicurezza estense di un aiuto concreto su più fronti. Starà ora alle autorità competenti stabilire se sia opportuno o meno che l’operazione ‘Strade sicure’ torni a Ferrara. Il mio parere è che una mano in più per chi lavora per la nostra sicurezza non possa che fare bene.