"Ex Bbs, servono tempi certi e risposte dagli investitori"

Il sindaco Zamboni sul progetto di rilancio del sito, ancora fermo "Si tratta di un’opportunità per la comunità che va colta"

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Tempi certi. È questa la richiesta che è stata avanzata, nell’ambito del laboratorio Aree Interne che si è svolto giovedì scorso a Riva del Po, dal sindaco Andrea Zamboni al gruppo che sta portando avanti un’operazione di rilancio del sito Ex Bbs di Ruina. Il tema in discussione del laboratorio era ‘Attrattività e competitività dei territori: il caso di Ruina new project’ e dopo i saluti iniziali del primo cittadino, sono intervenuti la dottoressa Gabriella Multari e l’ingegner Roberto Lanza di Nanoproject, che hanno presentato un rendering dell’investimento previsto nell’area di Ruina, un sito industriale di cui il gruppo ha rilevato ormai qualche anno fa la proprietà. Multari ha raccontato come il gruppo immagina il recupero del sito, chiarendo che gli interventi iniziali sono prossimi alla partenza, e l’investimento prevede l’arrivo a Ruina di diverse imprese innovative, la prima delle quali è Nanoproject, impresa che si occupa di progettazione e produzione di tecnologie per la depurazione dell’aria, e che sposterà nell’area il proprio stabilimento, prevedendo anche ulteriori assunzioni. Il sindaco Zamboni, poi, ha preso la parola per chiedere "tempi certi e risposte chiare.

Da diversi anni ormai sentiamo raccontare le opportunità legate a questo investimento. Riteniamo che sia arrivato il momento di far seguire alle intenzioni i fatti: la nostra comunità attende azioni concrete, e noi ci mettiamo a disposizione del gruppo di investitori, se dimostreranno di dare gambe a un progetto che purtroppo è ancora sulla carta". Daniela Simoni, consigliera di minoranza del Comune di Riva del Po e funzionaria del Sportello unico Edilizia e Imprese dell’Unione ‘Terre e Fiumi’ ha rimarcato come "il progetto sia ormai noto da tempo, ma ad oggi non esistono richieste di autorizzazioni che facciano pensare ad una reale partenza dei lavori. Si tratta di un’opportunità per la comunità, ma ci crederemo quando vedremo". Silvia Trevisani, referente per le Aree Interne della SNAI Basso Ferrarese, ha proposto il tema dell’armonizzazione delle idee progettuali con il contesto ambientale e paesaggistico del territorio.