Ex Cimac, deposito bus pronto entro il 2023

Il Comune ha approvato lo schema di ripristino dell’area degradata. L’azienda Campagnoli: "Un risultato importante. Percorso di anni"

Migration

di Laura Guerra

Il Comune ha approvato lo schema di accordo per la realizzazione del nuovo deposito degli autobus che dunque, in un tempo relativamente veloce, troveranno casa nell’area dimessa, dell’ex fabbrica Cimac di via Curato. Opera che ora ha anche una tempistica di realizzazione e che nascerà dunque entro l’anno prossimo. Se da una parte c’è preoccupazione per il traffico già notevole su via Curato che dunque vedrebbe aggiungersi anche il transito degli autobus dal deposito verso la stazione e viceversa la sera, dall’altra parte va a dare risposta al problema delle presenze abusive all’interno dei ruderi. Deposito che arriva da una perequazione: il comune aveva individuato l’area, il privato, Campagnoli srl, si è proposto per fare l’opera acquistando l’area della bolognese Dipierri, cedere poi il deposito al municipio che lo concederà a Tper, ottenendo in cambio la possibilità di costruire nella zona di via Sant’Orsano a Penzale. "L’acquisizione dell’area sarà totale – dice Massimo Campagnoli – . Nella parte verso via Curato sarà realizzato il deposito mentre l’area retrostante la terremo come nostro deposito di mezzi. Stiamo aspettando tutte le convenzioni per poi procedere con le domande ai vari enti e partire con i lavori. L’area l’abbiamo già opzionata e fatto il preliminare. Si tratta solo di formalizzare, manca davvero poco". Verrà dunque pulito tutto, demoliti i capannoni con la messa in sicurezza dell’area entro l’anno e la bonifica. "L’obiettivo che ci siamo dati – riprende – è di iniziare i lavori il prima possibile, presumibilmente l’anno prossimo e finirli entro dicembre. E’ un percorso iniziato anni fa e questa amministrazione è stata molto celere a prendere in mano la situazione e portarla avanti. Noi siamo pronti ed entro l’anno l’area verrà messa in sicurezza".

Nell’accordo, il Comune fissa al privato, la scadenza di maggio per il deposito della fideiussione o polizza assicurativa di 729.600 euro a garanzia dell’obbligo di redazione del progetto ed esecuzione dell’opera, 4 mesi dalla firma per depositare il progetto definitivo, 2 mesi dalla conclusione della conferenza dei servizi per il progetto esecutivo e avvio dei lavori entro marzo 2023. Opera che risolve anche il problema dei clandestini. Da diversi anni, infatti, i residenti del luogo vivono in costante apprensione e preoccupazione, arrivando nel 2020 a fare anche un esposto alla Procura dopo che una sera, all’interno dell’area, confinante con un benzinaio e l’impianto fotovoltaico, era divampato un incendio, ripetutosi poi un altro paio di volte.