"Ex macello nel degrado tra erbacce e ruderi"

Comacchio, numerose segnalazioni dei residenti. Carli Ballola (lista civica) interroga la giunta sulle condizioni della struttura

"Ex macello nel degrado tra erbacce e ruderi"

"Ex macello nel degrado tra erbacce e ruderi"

La situazione di degrado in cui versano i ruderi dell’antico macello di Comacchio è stata affrontata nell’ultima seduta di Consiglio comunale che si è tenuta giovedì scorso. A presentare un’interrogazione è stata la capogruppo civica de’ La Città Futura-Movimento 5 Stelle, frutto di una sollecitazione da parte di cittadini che abitano nei pressi del sito.

"Questo rudere – ha ricordato Carli Ballola – si trova nel centro di Comacchio, all’altezza dell’inizio di via Marconi, in una zona di nuova residenza". Come riportato dalla capogruppo, i resti dello stabile non sono praticamente più visibili, "perché sono stati ‘inghiottiti’ da sterpaglie, rovi, alberi e che, mi dicono, sia frequentato da topi e da altri animaletti selvatici". I ruderi non visibili sono relativi ad un antico macello, costruito in epoca napoleonica intorno al 1811, caduto in disuso da decenni e che oggi versa in uno stato di abbandono "e – ha proseguito la capogruppo – affidato al tempo. Essendo questo stato di incuria non solo degradante per il centro storico di Comacchio, ma anche fonte di rischio igienico-sanitario per le famiglie che abitano a pochi passi dall’area abbandonata, chiedo cosa intenda fare l’amministrazione comunale per risanare questo stato". A rispondere alle richieste di Carli Ballola è stato il sindaco Pierluigi Negri che ha premesso essere nota la situazione in cui versa l’antico macello. Le premesse dell’interrogazione sono tra i motivi per cui l’amministrazione ha avanzato la richiesta di rimuovere questo rudere. Sappiamo benissimo che è una situazione ormai inaccettabile che sta creando disagi ai residenti". Riguardo la situazione dello stabile, di proprietà comunale da oltre settant’anni, nel settembre 2021 il dirigente comunale del Settore Urbanistica ha inoltrato alla Soprintendenza di Bologna richiesta per la demolizione dell’ex Macello: "Dopo sopralluogo sul posto del funzionario della Soprintendenza – ha proseguito il sindaco - e vari passaggi formali, la Soprintendenza ha chiesto documentazione integrativa al Comune, tra cui la relazione storica e fotografie dell’immobile residuo". Fotografie che potranno essere effettuate solo dopo aver ‘liberato’ i ruderi dalla vegetazione: "Occorre appaltare ad un’impresa questa operazione. Non appena la documentazione completa sarà prodotta, verrà inoltrata alla Soprintendenza e, ad esito del parere favorevole, si avvierà la demolizione dell’ex Macello – ha concluso Negri - e il risanamento e riqualificazione dell’area secondo un’ipotesi progetto già a suo tempo presentata alla Soprintendenza".

Valerio Franzoni