
"Falla nel canale, ora guerra alle nutrie"
La paura per il cedimento dell’argine è durata per diverse ore, domenica scorsa, a causa di una falla apertasi sulla sponda del canale. Tutt’intorno, molti terreni vicini all’argine sono ancora un acquitrino. Ma, per fortuna, grazie al tempestivo intervento dei soccorsi, delle forze dell’ordine e della Protezione civile, il tutto è stato circoscritto e limitato, come entità dei danni. Ma cosa succederà la prossima volta? Si chiedono i cittadini della zona, incontrati dal consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, che chiede un piano straordinario di rinforzo delle arginature e per l’eradicazione della nutria, responsabile delle tane scavate nelle sponde di fiumi e canali. "Gli agricoltori – dice Bergamini – convivono con il rischio di vedere andare a bagno la propria casa o le loro colture. In un territorio, quello del Mezzano, che vanta prodotti agricoli di assoluta qualità: dai cereali al pomodoro datterino, dall’asparago agli ortaggi di stagione, che arrivano sulle tavole dei ferraresi".
"Eppure – spiega Mauro Beccari, uno degli agricoltori che vive qui – c’è chi ritiene che questo territorio sia marginale per l’economia, ma non è così". Gli agricoltori svolgono un ruolo anche nella stessa manutenzione dei terreni, strappati faticosamente alle acque, attraverso le bonifiche del dopoguerra. "Abbiamo argini e infrastrutture idrauliche che resistono da oltre cinquant’anni – riprende Beccari – Qui, il dislivello tra il canale Navigabile e il piano campagna è molto evidente e l’argine è tutto quello che protegge le abitazioni e l’economia della zona dalle acque. Un argine che, purtroppo, è pieno di gallerie scavate dalle nutrie. Proprio la presenza di animali fossori (nutrie, istrici e tassi ndr) nella zona è stata al centro di numerose interrogazioni presentate in viale Aldo Moro dal consigliere regionale, Fabio Bergamini: "Ringrazio i tecnici, la Protezione civile e le forze dell’ordine, intervenuti subito nell’emergenza – dice – e anche quei cittadini come Mauro Beccari, che si sono prestati con i loro mezzi agricoli, per cercare di tamponare l’emergenza in poco tempo. Sul territorio serve un punto di primo intervento, per accelerare i tempi". L’esponente del Carroccio torna su un vecchio cavallo di battaglia, il contenimento del numero delle nutrie: "E’ arrivato il momento di un piano straordinario di manutenzione delle arginature, da parte della Regione. Soprattutto – prosegue Bergamini – serve proseguire con il piano di controllo della nutria effettuato fino al 2022, con l’utilizzo delle armi ’calibro 22’. Aveva dato ottimi risultati: bisogna portare avanti la sperimentazione nel resto della regione e farla diventare il metodo principale per cercare di eradicare quegli animali fossori che minacciano la stabilità degli argini e la sicurezza dei cittadini".
Franco Vanini