
I prodotti venivano messi in commercio sui portali web, venditore denunciato. La merce aveva un controvalore di oltre 600mila euro. Si indaga sulla filiera.
Da Hermès a Gucci passando per Prada, Armani, Tom Ford, Burberry e altre grandi griffe. È un emporio del lusso (fasullo) quello che ha scoperto la guardia di finanza nel garage di una palazzina in ristrutturazione alla periferia della città. Tra quelle quattro mura c’erano oltre diecimila prodotti di marca contraffatti e di provenienza sospetta. Soprattutto profumi, tantissimi, ma anche cuffiette, scarpe, abbigliamento vario e piastre per capelli. Tutti prodotti che erano destinati a essere venduti online attraverso alcune piattaforme di commercio in rete da parte di un quarantenne campano da tempo residente in città, ora indagato per commercio di prodotti con segni falsi. A portare i finanzieri fino a quella rimessa lontana da occhi indiscreti sono stati alcuni controlli svolti sui maggiori siti di vendita online. Gli investigatori delle fiamme gialle hanno messo nel mirino alcuni annunci di vendita che promuovevano articoli di grandi marche, soprattutto essenze e profumi. Sin da subito quei prodotti avevano suscitato qualche sospetto. È bastato approfondire un po’ gli accertamenti per arrivare in fondo alle questione e risalire alla persona che li commercializzava. Gli uomini del Nucleo di polizia economico finanziaria del comando di via Palestro hanno quindi dato un nome e un volto al gestore di quel negozio online per poi risalire al magazzino che conteneva i prodotti. Una volta raccolti questi elementi, gli operatori hanno avviato la perquisizione disposta dal pubblico ministero Sveva Insalata.
Quando i militari sono entrati nel garage non potevano credere ai loro occhi. Scaffali e scatoloni pieni di merce, tutta pronta a essere venduta su internet. I conti sono da capogiro. Nel complesso sono stati posti sotto sequestro 9.100 confezioni di profumo di marche prestigiose (italiane e internazionali), settanta cuffie per dispositivi elettronici, più di cinquanta paia di scarpe di varie marche del lusso, una novantina di capi di abbigliamento e accessori (sciarpe, magliette, intimo e altro) e 64 piastre per capelli. Secondo una prima stima in quel box erano presenti prodotti per un controvalore di oltre 600mila (si tratta di uno dei sequestri più rilevanti tra quelli effettuati negli ultimi anni dagli uomini di via Palestro). Ora sono in corso tutti gli accertamenti con le case madri per confermare la contraffazione dei prodotti mentre, parallelamente, i finanzieri stanno operando per ricostruire l’intera filiera del falso.
"L’attività in questione – fanno sapere dal comando provinciale delle fiamme gialle – testimonia il costante impegno della guardia di finanza ferrarese nel contrasto a un fenomeno pericoloso come quello della contraffazione che determina danni significativi per la libera concorrenza e i consumatori, esposti a pericoli rilevanti per la salute e la sicurezza".