Ferrara, 24 marzo 2022 - Stanno crescendo i numeri della maxi inchiesta Red Pass sui vaccini fantasma e sui tamponi taroccati. E il cerchio si sta stringendo sempre più nei confronti di coloro che ne sono stati coinvolti. Ad oggi sarebbero 171 le persone iscritte nel registro degli indagati per entrambi i filoni d’inchiesta: cioè per le inoculazioni fasulle del siero e per la falsificazione dei tamponi eseguiti in due farmacie della città.
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Ma il numero, come andiamo dicendo da giorni, è destinato a crescere sensibilmente. Cifra questa che comprende, ovviamente, le due dottoresse arrestate sabato 12 marzo, Chiara Compagno e Marcella Gennari e la figlia di quest’ultima, Francesca Ferretti. E una prima buona fetta dei pazienti che sono stati fintamente vaccinati, molti ripresi dalle telecamere nascoste, e i clienti delle farmacie finite nel mirino, che si sarebbero presentati per ottenere un referto di positività per poi ottenere il Green pass a seguito di una pseudo guarigione dal Covid. Non solo. Un terzo filone d’inchiesta potrebbe emergere anche su coloro che avrebbero ricevuto il ’piacere’ di tamponi negativi senza la necessità di sottoporcisi. Così per poter pagare meno un tampone e avere la certezza di poter lavorare. Insomma un sistema deviato, viene da dire, rispetto a quello organizzato con fatica per combattere la pandemia. Le accuse vanno dal falso alla corruzione per i pazienti. Alle dottoresse contestati anche peculato e truffa a danni dello Stato.
Sequestri. I militari della Guardia di finanza, coordinati dal pubblico ministero Ciro Alberto Savino, ad oggi avrebbero già sequestrato cinque telefoni cellulari per quanto riguarda il filone d’inchiesta sulle farmacie e una serie di documentazione grazie alla quale i finanzieri sperano di risalire a quanti tamponi sono stati taroccati nelle due farmacie sotto indagine: in una con la complicità del titolare, nell’altra invece da una dipendente e all’oscuro del proprietario. Almeno secondo quanto emerso fino a oggi. Ma le indagini sono ben lontane dall’essere concluse, considerando che i finanzieri stanno raccogliendo con cadenza quotidiana i racconti dei pazienti già inseriti nell’elenco degli indagati, che spiegano che cosa è accaduto, si assumono la propria responsabilità. Alla maggior parte degli iscritti è stato già bloccato il Green pass che, per loro stessa ammissione, era stato rilasciato a seguito di una vaccinazione fantasma eseguita dalle due dottoresse. Già superato il numero delle prime 157 persone finite nel mirino al momento dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, firmata dal gip Carlo Negri nei cofronti delle due dottoresse. Entrambe hanno già detto che si faranno interrogare, ma più avanti.