Fenicotteri rosa, riportiamoli nella valletta

Migration

Marco

Mastacchi*

Fenicotteri rosa, garantire il ritorno nel territorio di Lido di Spina. Con un’interrogazione chiedo chiarimenti sull’abbandono della specie fenicottero rosa della piccola valle che sorge nella zona di viale Raffaello a Lido di Spina. Il Parco del Delta dell’Emilia-Romagna ha caratteristiche territoriali ed ecologiche che lo

rendono unico nel suo genere ed è un’area naturalistica di rilevanza internazionale. La varietà ha portato a una straordinaria biodiversità che annovera la presenza di oltre 280 specie di

uccelli per i quali la grande complessità ambientale del Delta rappresenta una vera roccaforte a livello europeo e nazionale, con alcune rarità di livello internazionale, come il fenicottero, con una

delle pochissime colonie europee. Nel 2000 nelle saline di Comacchio hanno trovato rifugio e iniziato a nidificare le prime coppie di fenicotteri rosa. I primi arrivati si sono moltiplicati e hanno dato vita a una colonia stanziale. Ma la valle che sorge nella zona di viale Raffaello a Lido di Spina è in secca e la colonia di fenicotteri ha abbandonato l’area che ha frequentato fino a che l’acqua ha mantenuto la zona umida. I cittadini lamentano che la poca acqua nell’area sia dovuta non alla siccità, ma alla chiusura del ’chiusino’ che regola la derivazione di acqua salata dal Canale delle Vene,

trasformando la valle naturale in un deserto. Con quale provvedimento è stata autorizzata la chiusura del ‘chiusino’ che regola la derivazione di acqua salata dal Canale delle Vene e che ha trasformato la valle naturale a

Spina in un deserto, costringendo i fenicotteri a emigrare? Quale organo ha dato esecuzione al provvedimento e se la giunta intenda attivarsi e in che modo

per ripristinare la zona umida presso il Lido di Spina, per far rientrare il fenicottero rosa.

*Marco Mastacchi,

capogruppo di Rete Civica Progetto Emilia-Romagna