Feris, nuovo vertice contro il progetto. "Il market non s’ha da fare"

Convocato al Grisù lunedì un summit con i cittadini per raccogliere proposte diverse dal piano della giunta

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Un incontro pubblico per raccogliere nuove proposte di rigenerazione urbana e contrastare il progetto Feris del Comune, che prevede la realizzazione di un nuovo ipermercato in via Caldirolo, un parcheggio in via Volano e uno studentato nella ex caserma Cisterna del Follo. È questo l’appuntamento lanciato dal Forum Ferrara Partecipata, a cui aderiscono una ventina di associazioni e circa 120 attivisti che chiedono all’amministrazione Fabbri di tornare sui propri passi e "iniziare – afferma Corrado Oddi della Rete per la Giustizia Climatica – una discussione e un confronto pubblico per capire quali sono le idee della cittadinanza sui progetti da promuovere per Ferrara".

Le critiche maggiori sono quelle che investono la nuova area commerciale, che del resto nei giorni scorsi ha sollevato diverse perplessità anche all’interno del mondo imprenditoriale ferrarese. Le motivazioni, almeno dal punto di vista economico, coincidono: secondo Oddi "dai dati di Federconsumatori, a Ferrara la grande distribuzione occupa una superficie media per abitante doppia rispetto alla media regionale, come si può osservare direttamente dal grande numero di ipermercati attorno alle mura. La nuova struttura è assolutamente superflua e rischia di avere gravi ripercussioni sul piccolo commercio". A questo si aggiungono le criticità dal punto di vista ambientale e paesaggistico, visto che "parliamo di oltre 3.500 metri quadri da cementificare, mentre proprio il consiglio comunale ha votato per limitare il consumo di suolo". Netta la contrarietà degli attivisti al parcheggio in via Volano, perchè "le mura andrebbero preservate e un parcheggio a ridosso della cinta va contro un’idea moderna di mobilità sostenibile, con parcheggi scambiatori lontani dal centro e serviti da mezzi pubblici", mentre il restauro dell’ex caserma viene interpretato dalle associazioni come un’occasione persa: "Va bene intervenire su quello spazio - spiega Oddi -, ma non per un intervento completamente in mano a un gestore privato, senza nemmeno un accordo con l’università o il Comune per calmierare le tariffe". La strada da percorrere per gli attivisti ora è chiara: chiamare a raccolta cittadini, commercianti e altre realtà ferraresi in un incontro pubblico (lunedì 5 dicembre alle 17:30 a Spazio Grisú) per mettere insieme nuove proposte da mettere in campo. "Invece di irritarsi coi cittadini - conclude Oddi - l’amministrazione farebbe meglio a dare delle risposte".

Ruggero Veronese