Fermata soppressa, scatta la raccolta firme

A Zerbinate i residenti hanno promosso una petizione per chiedere a Fer, ferrovie Emilia Romagna, di fare immediatamente dietrofront

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Stazione di Zerbinate. Il treno da ieri scorre ma non si ferma più. Parte la petizione che raccoglie le voci di chi sulla fermata del treno aveva posto le basi per raggiungere gli istituti superiori di Bondeno e di Ferrara e di chi, da quella fermata partiva per rispondere a contratti di lavoro firmati che sono la sussistenza della vita della sua famiglia. Una voce che si fa corale. In quelle firme, che in queste ore passano di casa in casa, c’è la voce di un piccolo paese che non accetta di perdere quei pochi servizi essenziali che permettono alle famiglie di continuare a vivere in campagna.

"Oggi ci tolgono l’unico servizio pubblico che abbiamo e siamo abbamndonati - fa notare portando la voce di tanti Stefano Gavioli, padre di una giovane studentessa che prendeva il treno tutti i giorni - . Anche gli anziani per andare a Bondeno e a Ferrara usavano il treno. E’ l’autonomia che ci permette di vivere a Zerbinate. Ci costringono ad abbandonare queste comunità che amiamo, dove abbiamo casa, radici e identità. E’ una decisione senza logica. Gli stuendenti sono una decina, non tanti, ma ci sono. A lungo termine non so cosa fare. Le mie ore di permesso prese dal lavoro per accompagnare mia figlia finiranno presto". Si moltiplicano le firme sulla petizione, per una solidarietà che trova la voce della gente ma cerca la voce delle autorità che hanno il potere di decidere di togliere improvvisamente servizi che un paese ha sempre avuto. C’è chi da ieri neppure alla fine del primo quadrimestre, ha pagato un abbonamento annuale del treno, di cui adesso non se ne fa nulla. Deve raggiungere la stazione ferroviaria successiva attraversando più diu cinque chilometri di strade trafficate. I genitori lavorano. Ci sono studenti e famiglie che vedono ribaltata la loro organizzazione quotidiana.

"La stazione più vicina è a Ponti Spagna - spiega Gavioli - ma non è fruibile in autonomia dai ragazzi.Occcorre passare per la pronvinciale, quando a Zerbinate invece i ragazzi erano autonomi per prendere il treno. Adesso ci obbliga alla mattina a portarli a Ponti Spagna, il ritrono diventa un problema. Mia moglie non guida e io sono al lavoro. Devo prendere permessi. Ma non è possibile. E’ un problema enorme". Non hanno paura di alzarsi prima la mattina e arrivare più tardi al pomeriggio. Chiedono solo che ci sia una fermata. E la petizione da Zerbinate si riempie di firme.

Claudia Fortini