Ferrara, a processo con l’accusa di aver violentato un 15enne

Rinviato a giudizio un 30enne che nel 2016 avrebbe abusato del ragazzino dopo avergli offerto un passaggio in auto

Violenza su minori, foto generica

Violenza su minori, foto generica

Ferrara, 14 aprile 2023 – Avrebbe abusato sessualmente di un quindicenne dopo averlo ‘agganciato’ offrendogli un passaggio in macchina. Un’accusa pesantissima, per la quale ieri mattina un trentenne originario della Bulgaria è stato rinviato a giudizio. La decisione è arrivata al termine dell’udienza preliminare davanti al gup Danilo Russo e al pubblico ministero Lisa Busato. Ora il caso approderà davanti al tribunale collegiale l’11 ottobre.

I fatti al centro del procedimento risalgono al 2016. La presunta vittima (oggi maggiorenne e assistita dall’avvocato Emiliano Mancino) sta cercando un passaggio per raggiungere un locale. Utilizzando l’applicazione ‘Blablacar’ incappa nell’attuale imputato (oggi in carcere per altre vicende). L’uomo si offre di venirlo a prendere con la macchina. Si mettono d’accordo e, un paio d’ore più tardi, si incontrano.

In quell’istante, aprendo la portiera dell’auto, il ragazzo non sa che di lì a poco sarebbe finito dritto in una trappola. La macchina che avrebbe dovuto portarlo verso una serata di spensieratezza con gli amici prende infatti tutt’altra direzione. Si ferma in un parchetto alle porte della città. Nella quiete di quell’area verde si consumerebbe il primo atto dell’incubo. Il trentenne, sempre secondo le accuse, costringe il minore a subire atti sessuali sul sedile posteriore. Per ottenere ciò che vuole lo minaccia, paventando conseguenze per la famiglia dell’adolescente. Incontrando ancora resistenza, decide di alzare l’asticella, bloccando la chiusura delle portiere e legando le mani del malcapitato con un laccio. A quel punto, avrebbe abusato di lui, filmando la scena. Da quel momento, il ragazzo entra in una spirale dalla quale riesce a uscire solo molte settimane dopo e non senza sofferenze.

Dopo il primo episodio, infatti, l’imputato lo avrebbe contattato diverse volte, chiedendogli altri video dal contenuto intimo. Se non fosse stato accontentato, avrebbe pubblicato sui social le riprese del primo abuso. La denuncia del quindicenne ha fatto partire le indagini sfociate ora in un processo.

f. m.