Ferrara Mare, ira dei sindaci: "Anas, accordi scritti sui cantieri"

La richiesta avanzata dal consigliere provinciale Carità, condivisa dai sindaci. Rossi: "Noi, in ginocchio". Fabbri: "Battaglia per l’intero territorio"

Code chilometriche sulla Ferrara Mare

Code chilometriche sulla Ferrara Mare

Ferrara, 8 giugno 2022 - Uniti nel disagio. Per la prima volta, su input del consigliere provinciale Francesco Carità, molti dei sindaci i cui territori sono toccati dalla Ferrara-Mare e le due associazioni di categoria, si sono riuniti attorno a un tavolo per chiedere, con forza, "che i disagi cessino il prima possibile". Per la verità questa sarebbe la soluzione a breve termine. In realtà, l’obiettivo è più ambizioso e di prospettiva. Ossia quello di "creare un tavolo nel quale siano riuniti gli amministratori, le associazioni di categoria e Anas – così Carità – per concordare le strategie da mettere in campo nella pianificazione dei cantieri".

In modo tale da "non incidere così negativamente sull’economia del nostro territorio". Per ora, da Anas, è arrivata solo l’ipotesi della chiusura dei cantieri a fine mese. "Ma non è una vittoria per nessuno – incalza il consigliere di minoranza – . Ed è per questo che, per il futuro, dovremo pretendere da Anas un accordo scritto sulla fine dei cantieri, in tempi utili e certi". Il rischio è di perdere "fette di mercato". Sotto questo profilo, una rappresentazione della portata del problema la fornisce Nicola Bocchimpani, presidente di As Balneari. "Ad Anas chiediamo solo il rispetto per il nostro lavoro – sbotta – . La situazione dei cantieri sulla Superstrada è imbarazzante. In questo modo si calpestano l’impegno e la fatica profusi quotidianamente dagli operatori".

Peraltro, i disagi stanno determinando "una vera e propria emorragia di disdette: Anas è riuscita a stancare anche i proprietari di seconde case". L’appello alla "concretezza nelle azioni" arriva dal sindaco di Masi Torello, Riccardo Bizzarri e da quello di Comacchio, Pierluigi Negri. La situazione più problematica la tratteggia la sindaca di Ostellato, Elena Rossi. "Il mancato coordinamento fra Anas e Provincia – spiega Rossi – ha messo in ginocchio Ostellato. La situazione che si è creata sulla Ferrara-Mare è dannosa non solo per il turismo, ma anche per le multinazionali che insistono nell’area della Sipro".

A proposito di concretezza, la prima cittadina di Ostellato ha fatto chiaramente capire ad Anas che "prima di chiudere lo svincolo di Corte Centrale, occorre finire gli interventi sul ponte della Sp1". Sì, perché il vero problema, portato in luce anche dal sindaco di Lagosanto, Cristian Bertarelli oltre che dalle associazioni di categoria (per Confartigianato il segretario Paolo Cirelli, per Confesercenti il direttore Alessandro Osti) è legato alla "mancanza di una viabilità alternativa, per via di cantieri anche in altre arterie viarie come la Romea".

In gioco, tra le altre cose, c’è la "competitività del territorio". Ed è su questo punto che si focalizza il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, estendendo il campo al gap infrastrutturale del territorio. "Pur apprezzando lo sforzo del presidente Padovani – così Fabbri – con una provincia depauperata con la riforma Delrio, facciamo fatica ad avere potere negoziale con Anas. Quella sulle Ferrara-Mare, così come sulla Cispadana, è una battaglia per l’intero territorio, al di là dei colori pol itici, e che noi sosteniamo con convinzione".

re. fe.