L’operazione è il frutto di una precisa intuizione del direttore generale del Comune, Sandro Mazzatorta, probabilmente assecondando l’input politico del sindaco Alan Fabbri e il lavoro degli assessori Nicola Lodi e Cristina Coletti. La stipula dell’accordo di ieri fra amministrazione, prefettura e questura per trasferire l’ufficio immigrazione nello stabile di via Bologna 637, parte da molto lontano.
L’ex sede di Coldiretti era nelle mire dell’amministrazione già da diverso tempo. Era l’ottobre del 2023. Fu una trattativa piuttosto lunga, che portò poi il Comune a decidere di impegnarsi – con 850 mila euro – all’acquisto dell’immobile. L’obiettivo, tra gli altri, era quello di limitare i tanti disagi che si erano registrati in centro. Spesso confondendo le code allo sportello della questura con quelle (ben più esigue) all’Anagrafe.
Il Carlino dette la notizia, spiegando che alla base della decisione c’era la volontà di spostare non solo da Fausto Beretta a via Bologna lo sportello immigrazione – in accordo con la Questura – ma anche di utilizzare l’immobile come centro polivalente. Il servizio, si legge nella nota di palazzo Giulio d’Este, è al centro di una riorganizzazione che mira a potenziare le risposte offerte alla cittadinanza in un nuovo contesto, più moderno e adeguato.
Il protocollo d’intesa è stato siglato dal prefetto Massimo Marchesiello e dall’assessore al Patrimonio del Comune, Nicola Lodi, alla presenza dell’assessore alle Politiche Sociosanitarie e Servizi al Cittadino, Cristina Coletti e del questore Salvatore Calabrese. La convenzione ha una durata di cinque anni, rinnovabile di altri cinque.
"La firma di questo importante protocollo – scandisce il prefetto Massimo Marchesiello – giunge al termine di un lungo e articolato percorso che ha accomunato Prefettura, Questura e Comune di Ferrara nella volontà di offrire, nell’ottica di una fattiva collaborazione interistituzionale, un migliore servizio all’utenza". Soddisfatti anche i due amministratori, Lodi e Coletti.
"Il protocollo sancisce un’azione importante – dice Lodi – perché consegniamo un immobile decisamente più funzionale rispetto a quelle che sono le necessità dei cittadini stranieri. Attraverso questa iniziativa l’amministrazione dimostra attenzione a tutti i cittadini residenti sul territorio. La sede di via Bologna, oltre ad essere più ampia, dispone infatti di un comodo parcheggio ed è facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Di fronte allo stabile c’è la fermata della linea 11 dell’autobus, strategica perché collega la zona sud alla zona nord della città".
"In questi nuovi spazi – aggiunge l’assessore Coletti – gli utenti potranno ottenere risposte qualificate e più rapide nel rilascio delle certificazioni. Il servizio, reso in locali accessibili anche alle persone con disabilità, si interfaccerà anche con tutti gli altri sportelli comunali contestualizzati nella Rete degli Sportelli. L’obiettivo è tutelare il principio di uguaglianza dei diritti e dei doveri di ogni cittadino".