Ferrara, poveri in aumento del 30 per cento. Caritas, in un anno 29mila pasti

I dati forniti dalla diocesi nell’incontro di fine 2022 restituiscono l’immagine di una Ferrara più povera. Nel 2021 hanno ricevuto assistenza alimentare 800 famiglie per un totale di oltre duemila beneficiari

L'incontro di fine anno con l’arcivescovo Gian Carlo Perego

L'incontro di fine anno con l’arcivescovo Gian Carlo Perego

Ferrara, 20 dicembre 2022 - Ferrara è più povera. A certificarlo  è l’aumento del 30% delle famiglie italiane che chiedono aiuto per un pasto. È ciò che emerge inequivocabilmente dai dati della Caritas forniti dalla diocesi di Ferrara-Comacchio durante l’incontro di fine anno, tenutosi ieri in curia, alla presenza dell’arcivescovo Gian Carlo Perego.

«L’azione sociale della Caritas si ispira ai principi della gratuità e della prossimità attraverso l’impegno diretto dei volontari nella relazione di aiuto con i poveri e gli emarginati – ha introdotto Perego –. I servizi Caritas sono altrettanti luoghi della città che la comunità locale è chiamata ad abitare ed animare. Nel 2022 i volontari e le volontarie impegnati nelle attività della Caritas sono stati 113. La mensa Caritas è un luogo di accoglienza e di ascolto: l’ingresso è libero, il servizio gratuito, per tutti. Lo spirito di gratuità favorisce l’avvicinamento a tante storie e situazioni di disagio, le quali spesso restano nell’ombra della solitudine". Dall’esperienza quotidiana di incontro e condivisione con i poveri sono nati negli anni gli altri servizi di assistenza e accoglienza.

Nel 2022 (dal 1 gennaio al 30 novembre) ha erogato complessivamente 29mila pasti e ha registrato in media un afflusso quotidiano di 21 persone a colazione e 56 persone a pranzo. Nel 2021 hanno ricevuto assistenza alimentare 800 famiglie per un numero complessivo di 2.464 beneficiari (37% italiani; 63% altre cittadinanze). Rispetto all’anno scorso le famiglie italiane richiedenti sono aumentate del 30 per cento, mentre quelle straniere sono cresciute del 22 per cento.

Dal mese di giugno 2021, un gruppo di volontari e volontarie presta servizio all’interno della Casa circondariale di Ferrara, dove la Caritas gestisce un piccolo emporio per la distribuzione di generi di prima necessità ai detenuti indigenti. L’Emporio Caritas è aperto due volte a settimana. Nel 2022 ha prestato assistenza a 273 detenuti (44 per cento italiani, 66 per cento stranieri).

«Attorno all’attività dell’emporio – spiega l’arcivescovo – si è attivata poi una relazione di collaborazione con la direzione e le educatrici del carcere di Ferrara. Questa relazione ha fatto emergere, rispetto alla condizione dei detenuti indigenti, soprattutto stranieri, una più marcata difficoltà ad intraprendere azioni positive tese al reinserimento sociale. Difficoltà linguistiche, differenze culturali, e la generale mancanza di punti di riferimento stabili nell’ambiente esterno pregiudicano l’attuazione di programmi rieducativi e alimentano condizioni di disadattamento. All’ex canonica della parrocchia di San Giacomo all’Arginone la Caritas ha dunque istituito all’inizio del 2022 un nuovo centro di accoglienza rivolto a detenuti in affidamento o ex detenuti recentemente scarcerati dove sono stati accolti cinque detenuti, per i quali è stato predisposto un percorso di reinserimento sociale".

Altra attività nata dalle esigenze emerse in Caritas è il ‘guardaroba sociale’ che si rivolge alle persone senza fissa dimora o in condizione di grave disagio abitativo alle quali vengono distribuiti vestiti, prodotti per l’igiene personale e gettoni per accedere gratuitamente ai bagni pubblici. Il servizio intercetta situazioni di povertà assoluta e grave emarginazione rispetto alle quali funge anche da sportello informativo. Nel 2022 gli utenti aiutati sono stati 187 di cui il 27,3 per cento di cittadinanza italiana e il 72,7 per cento di cittadinanza straniera.