Dalle carpe sacre di Şanli Urfa agli iconici dettagli di eleganza, ritratti in forma iperrealistica in una camicia a righe con giacca e cravatta. Gianfranco Goberti, maestro dell’arte contemporanea ferrarese scomparso a gennaio, che ieri avrebbe compiuto 84 anni, vive nella sua arte e in tre dipinti che la moglie Enrica Domenicali, con i figli Mattia e Zeno, hanno donato oggi alla Fondazione Ado, realtà impegnata per assicurare l’assistenza e il sollievo alle persone con malattia in fase avanzata. Erano presenti anche l’assessore Cristina Coletti e la presidente Ado Gisella Rossi, insieme a diversi artisti, come Maurizio e Paola Bonora, Flavia Franceschini, Paolo Volta, Gianni Guidi. Da ieri le opere – tre, di grandi dimensioni – sono così esposte alla Casa del Sollievo di via Oriana Fallaci 26. A sceglierle, nei suoi ultimi giorni, è stato lo stesso Goberti, che fu un enfant prodige dell’ arte: come ha sottolineato lo storico dell’ arte Lucio Scardino, infatti, a soli 25 anni, nel 1965, esordì alla quadriennale di Roma a fianco di un decano della scultura come Giuseppe Virgili ed è stato, oltre che un grande sperimentatore di stili e tecniche, il più grande rappresentante ferrarese della optical art. La scelta dei quadri da donare è stata operata, prima di morire, dallo stesso maestro.
CronacaFerrara ricorda Goberti. La moglie dona all’Ado tre quadri dell’artista