Forse Danny Glover è un po’ timido. O forse no. Certo, non è il più grande dei chiacchieroni, ma l’indole dell’attore è l’indole dell’attore. È bastato che, all’incontro di ieri nell’ufficio del sindaco, Alan Fabbri si dicesse disposto a rifare una scena di ‘Arma letale’, che subito Glover si è alzato, gli ha dato le spalle, ha incrociato le dita a mo’ di pistola e ha invitato Fabbri a fare altrettanto. Spalla a spalla, pistole in mano, sguardo (non molto) minaccioso. Ecco, il sindaco non è Mel Gibson e Ferrara non è Los Angeles, ma poco importa. E poi, ‘Arma letale a Palazzo Municipale’ potrebbe essere un buon titolo per un sequel. Glover è a Ferrara per celebrare il 35° anniversario di ‘Arma letale’ (1987), invitato come ospite dal Ferrara Film Festival. L’edizione di quest’anno apre i battenti questa sera, proprio con l’attore e attivista statunitense. Danny Glover è arrivato ieri alle 19 a Palazzo Municipale quando già pioveva, accompagnato dal direttore del Ferrara Film Festival, Maximilian Law, e dall’operational manager Riccardo Cavicchi. È stato condotto negli uffici del sindaco, dove ad attenderlo c’erano il sindaco e l’assessore alla cultura, Marco Gulinelli. "Danny Glover ci ha portato la pioggia dopo quattro mesi – dice sorridendo Fabbri – sono emozionato. E’ un grande onore riceverlo qui a Ferrara". In dono all’attore statunitense, un catalogo dedicato al premio Oscar Michelangelo Antonioni. Altri omaggi a Glover, un pezzo di pregiatissima ceramica estense e un testo dedicato al Rinascimento ferrarese e a Dosso Dossi. A palazzo Municipale, è stato allestito un aperitivo a base di prodotti del territorio, a partire dalla tipica coppietta ferrarese, che ha suscitato un emblematico, quasi attoriale, "I like it". "Quando mi chiederanno quali sono le città più belle del mondo dirò che Ferrara è una tra queste", ha detto.
Francesco Franchella