"Ferrarese d’adozione, ora corro qui con voi"

"A Ferrara ho trovato una città accogliente per fare sport e viverci". Queste sono le parole del ‘ferrarese’ d’adozione Ilias Aouani (foto tonda). Atleta 27enne delle Fiamme Azzurre, marocchino naturalizzato italiano, allenato da Massimo Magnani, che il 18 marzo ha compiuto un’impresa stabilendo il nuovo record italiano nella maratona a Barcellona. Aouani ha infatti concluso la gara al nono posto assoluto con 2h07’16, tre secondi in meno del precedente primato italiano di Eyob Faniel nel 2020.

Ilias si è trasferito a Ferrara lo scorso anno, per essere allenato da Magnani e dal suo staff molto ferrarese: Mauro Crivellini, Massimo Tocchio e Maurizio Vandelli. Aounani nel 2021 ha vestito quattro volte la maglia di campione italiano nel cross bissato, nel 2022 nei 10mila metri piani, nei 10 km su strada e nella mezza maratona. Si è laureato in ingegneria civile nel 2020 negli Stati Uniti.

Ilias, cosa ne pensa dell’indagine del ’Sole’?

"Direi che è un dato sicuramente attendibile. Mi sono trasferito qui da oltre un anno per motivi sportivi professionistici e posso dire che a Ferrara mi trovo molto bene. Ho abitato per molti anni a Milano, qui i servizi sportivi sono comodi e anche l’affetto ricevuto dai ferraresi mi ha molto colpito".

Dove si allena e quali impianti utilizza?

"Principalmente mi trovo vicino alle strutture sportive a me funzionali per gli allenamenti a partire dal campo scuola, oltre alla palestra del Cus, inoltre la ‘pista’ naturale delle mura estensi e anche le strade secondarie del territorio. Posso dire per chi vuole allenarsi è sicuramente comodo. Ho voluto spostarmi a Ferrara su indicazione del mio allenatore Magnani, che ringrazio, per staccare ed essere concentrato sul lavoro da fare".

Dica la verità, si sente un po’ ferrarese?

"Posso dire di sì, ho imparato che è la città delle biciclette e poi come già ribadito in altre occasioni, ho trovato un contesto davvero piacevole. Qui voglio allenarmi per lavorare ai prossimi importanti obiettivi sportivi che mi aspettano".

Mario Tosatti