Omicidio a Valencia, ferrarese strangolato. Fermato il sospettato

La vittima, Marcello Cenci, lavorava in Spagna come barista. Fermato Eder Guidarelli, già in passato l'aveva aggredito. I genitori avevano lanciato l'allarme: "Nostro figlio ha bisogno di protezione"

Marcello Cenci ed Eder Guidarelli

Marcello Cenci ed Eder Guidarelli

Ferrara, 3 luglio 2017 - Marcello Cenci, 32 anni ferrarese, è stato trovato morto sulle scale di un palazzo di Calle Juan Bautista Llovera, vicino a Valencia di El Grao, all’alba di ieri. Mostrava segni di strangolamento. A trovare il cadavere è stato un vicino di casa, che stava rientrando, intorno alle 4,30.

Il ragazzo, che si era trasferito nella città spagnola dove lavorava come barista, non aveva con sè i documenti. Grazie a un mazzo di chiavi che si portava dietro è stato possibile aprire uno degli appartamenti del palazzo e risalire alla sua identificazione. In quella casa, come riporta il giornale spagnolo Levante, Marcello aveva vissuto per alcuni mesi, assieme ad altri coinquilini che al momento del rinvenimento del corpo stavano dormendo.

A svegliarli è stata la Polizia. Sul luogo anche la scientifica. Sia il vicino, che ha trovato il corpo, sia i coinquilini sono stati interrogati per cercare di ricostruire le ultime ore di vita del ferrarese. Il cadavere è stato trasferito all’Istituto di Medicina Legale di Valencia per determinare se ci sono altri segni di violenza, il risultato di una lotta precedente. I sospetti si concentrano su un brasiliano di 32 anni, adottato da una famiglia ferrarese, che abitava a Pontelagoscuro, così come Cenci. Questi, già in passato, aggredì il ragazzo e su di lui pendono diverse querele. Eder Guidarelli è stato bloccato a Ventimiglia ed è detenuto a Imperia.

L'ultimo caso, il più violento prima della morte risale a fine 2016. In quel frangente il padre del ferito aveva raccontato che il figlio era stato aggredito già nell'agosto 2016 a Pontelagoscuro e in novembre a Valencia, città in cui Cenci viveva da circa un anno. "Nostro figlio ha bisogno di protezione - avevano ripetuto i genitori del giovane - la prossima volta potrebbe succedere l'irreparabile". La prognosi era stata di 20 giorni. Una volta guarito il barista era tornato a Valencia.

BLOCCATO A VENTIMIGLIA - Sono stati i militari del Nucleo Investigativo del reparto operativo dei carabinieri di Ferrara - in collaborazione con i colleghi di Imperia - a notificare in tarda mattina a Ventimiglia il mandato di arresto europeo a Guadarelli. Il mandato era stato emesso ieri dalle autorità spagnole.  Guidarelli era stato bloccato all'una circa della scorsa notte dai militari che operano al valico di Ventimiglia a bordo di un'auto intestata ad un familiare. Era stato infatti predisposto un servizio di osservazione e controllo - spiegano gli investigatori - nell'ambito di una strettissima collaborazione sviluppata nella notte con la polizia giudiziaria spagnola e con il servizio Si.re.ne del Servizio di Cooperazione Internazionale di polizia, supportato anche da attività tecniche avviate dai carabinieri di Ferrara.

I primi riscontri sul campo hanno consentito alle Autorità spagnole di ricondurre l'omicidio ai cattivi rapporti esistenti tra i due giovani, sfociati in querele per lesioni ed atti persecutori da parte della vittima. Dalle denunce era scaturita a gennaio la notifica da parte dei Carabinieri di Pontelagoscuro del provvedimento di "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa" emesso su richiesta della Procura di Ferrara a carico dell'omicida. Secondo le indagini tutto era nato perchè l'assassino temeva che l'altro tentasse "di approcciare sentimentalmente" la sua fidanzata.

Sono in corso attività tecniche di rilievo e raccolta reperti all'interno dell'auto, sottoposta a sequestro alla ricerca di materiale di interesse per il prosieguo delle indagini.