Festa nel verde Massari e Ariostea, una vacanza da film

Festa nel verde  Massari e Ariostea,  una vacanza da film

Festa nel verde Massari e Ariostea, una vacanza da film

di Mario Bovenzi

Cosa ci faceva ieri, proco prima di pranzo, il poliziotto Camarda della regia questura di Napoli a parco Massari? A rispondere è Roberto Giordano, l’attore che lo interpreta indossando in tv la divisa e un sorriso a volte di circostanza. Nessuna indagine a fianco del commissario Ricciardi, per carità. Era a Ferrara – come migliaia di altre persone – perché ama la nostra città e, insieme all’attrice Federica Aiello, ne visitava le sue bellezze. Uno scatto vicino al cedro del Libano, la visita a Palazzo Diamanti, di nuovo quattro passi alla ricerca di un ristorante. Per portare via il ricordo, una volta lasciata la tavola e con le mura ormai solo una cartolina, del sapore dei cappellacci e del pasticcio di maccheroni.

Non era solo. In tanti hanno varcato in questi giorni il cancello del parco progettato nel 1780 dall’architetto Luigi Bertelli per il marchese Camillo Bevilacqua. Forse non tutti sanno che il giardino era ricordato per le numerose sculture che lo adornavano e per la grande varietà di agrumi e piante da fiore che ne profumavano i magnifici percorsi. Quasi tutti a Ferrara sanno che ospita due cedri del Libano all’ingresso, alcuni tassi, un imponente ginkgo e una farnia che volge verso l’ingresso di Corso Ercole I d’Este.

E’ il verde una delle mete dei turisti che stanno visitando in queste ore Ferrara, il verde declinato nelle sue accezioni. Come quelle del prato che fa da cornice a piazza Ariostea, che per un breve periodo portò anche il nome di Napoleone. Fia Demirai, 38 anni, madre di una bella bambina, assapora il tepore del sole all’ombra della statua di Ludovico Ariosto. E’ con un’amica, Monica Toporau. La prima è nata in Albania, Monica è rumena. Entrambe sono a Ferrara da anni dove si sono formate una famiglia ed una vita. Per loro, quella mattina in piazza Ariostea, le voci degli anziani e dei bambini che arrivano dalle panchine, sono la migliore vacanza di Pasqua, una festa. "C’è chi ha fatto in questi giorni centinaia di chilometri per visitare Ferrara – dicono –, noi abbiamo la fortuna di abitarci. Allora perché prendersi il disturbo di andare via, di andare lontano a cercare un luogo dove trascorrere le feste?". La risposta se la sono data, in piazza Ariostea.