FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

FI: "Il corteo? Pessimi maestri". "Anselmo: "Altre le derive"

Non accennano a placarsi le polemiche innescate a seguito del corteo che, durante il 25 aprile, ha manifestato per le...

Non accennano a placarsi le polemiche innescate a seguito del corteo che, durante il 25 aprile, ha manifestato per le...

Non accennano a placarsi le polemiche innescate a seguito del corteo che, durante il 25 aprile, ha manifestato per le...

Non accennano a placarsi le polemiche innescate a seguito del corteo che, durante il 25 aprile, ha manifestato per le vie del centro storico cittadino. Dopo la prima dura contrapposizione fra la consigliera di minoranza, Arianna Poli e gli esponenti di Fratelli d’Italia (il deputato Mauro Malaguti e il vicesindaco Alessandro Balboni), ora è la volta del capogruppo della civica di opposizione Fabio Anselmo e il direttivo di Forza Italia. "Un corteo di contestatori ha fatto uso di quella libertà, senza impedimenti (altro che stato di polizia) inalberando bandiere con falce e martello, insegne palestinesi, accendendo fumogeni di fronte alle lapidi dei martiri del castello estense, inneggiando slogan contro Israele, contro il governo, contro il presidente del consiglio, infamandoli con il nome di assassini dalle mani sporche di sangue – è la dura presa di posizione dei forzisti – . Insomma ognuno ha potuto usare libertà e democrazia come ha preferito: una larga maggioranza della città lo ha fatto in piazza con le istituzioni democratiche, in modo civile e sereno. Altri hanno preferito disprezzare quello che è stato loro donato, con ampio sacrificio, dal movimento di liberazione, ottanta anni fa. A questi va detto che - semplicemente - non sono in alcun modo eredi di quella storia. Se tali si ritengono, hanno avuto pessimi maestri. È già accaduto in passato che la rabbia di una generazione sia stata sfruttata senza immaginare le conseguenze. Confidiamo che non accada di nuovo". Di tutt’altro tenore è, invece, il commento di Anselmo.

"A proposito delle "derive" stigmatizzate in occasione della manifestazione del 25 Aprile dal vicesindaco, Balboni – così il capogruppo di minoranza – mi chiedo se non meritino più attenzione ben altre derive che siamo costretti a subire in questi giorni. A Dongo un drappello di nostalgici facinorosi inscena, in formazione pseudo militaresca, una vera e propria provocazione criminale inneggiando al fascismo con il saluto romano, e urlando "Presente" per commemorare la scomparsa del Duce, Benito Mussolini. Quel che più mi preoccupa, parlando sempre di derive, è che tutto questo accada senza che le Forze dell’Ordine muovano un dito". "Riguardo all’uso improprio di un certo tipo di linguaggio non posso che condividere la posizione del vicesindaco – chiude – ma mi ostino a ricordargli che il giorno della vittoria delle ultime amministrative dal telefono del suo assessore alla cultura, Gulinelli, sono partiti insulti nei confronti miei e della senatrice Ilaria Cucchi. Può dare lezioni di bon-ton lessicale?".

f. d. b.