Fin dove arriva la libertà, lezione del magistrato in aula magna

Tomaso Epidendio, sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione oggi a Palazzo Bevilacqua

Nuovi diritti… con quale diritto? Una domanda alla quale cerca di dare una risposta Tomaso Epidendio, sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione, oggi nell’aula magna dell’Università di Ferrara. "Mai come nell’ultima campagna elettorale il dibattito attorno ai diritti civili e alle nuove istanze della società è stato così acceso", afferma Riccardo Caruso ricercatore presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. "Sembra quasi – riprende il ricercatore – che vi sia una frattura insondabile tra chi ritiene che l’ampliamento per legge delle nostre “libertà” sia sempre positivo fintanto che non leda la libertà degli altri, e chi ritiene che in una comunità di persone sia necessario prevedere alcuni limiti non valicabili". Questa frattura è alimentata da almeno tre presupposti, considerati sempre veri. "Il primo – elenca – è che il diritto sia un concetto che nasce legato all’individuo, che lo inventa e lo crea per soddisfare i propri bisogni". Il riconoscimento legislativo di questi ultimi non avrebbe, inoltre, alcun impatto, né negativo né positivo, sugli altri individui perché i “diritti non sono una torta” da spartire. Infine, è dato per scontato che tale processo di riconoscimento delle nuove istanze spetti in ogni caso all’autorità giurisdizionale perché i meccanismi della democrazia risultano lenti e farraginosi di fronte alla velocità con cui si muove la società. "Per risolvere tale frattura – precisa Caruso – che in politica sempre più si sta manifestando con la polarizzazione tra i cosiddetti progressisti e conservatori, occorre forse tornare a chiamare le cose con il loro nome". Occorre riaccorgersi dei pericoli che corre la convivenza civile quando il “diritto” è assolutizzato e riscoprire, come insegnava Paolo Grossi, storico del diritto e presidente della Corte Costituzionale, che i "diritti sono conferiti al singolo non in quanto isola solitaria ma quale soggetto inserito in una comunità storicamente vivente". Per aiutarci in questo, la Fondazione Enrico Zanotti ha organizzato un incontro con il magistrato Tomaso Epidendio, attualmente sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione e già assistente di studio presso la Corte costituzionale. L’evento, che è aperto a tutta la cittadinanza, si terrà oggi alle 18,30 a Palazzo Bevilacqua Costabili, via Voltapaletto 11. Introduce l’incontro Riccardo Caruso.