"Fir, tutte le risorse agli ex risparmiatori"

La richiesta di Federconsumatori in ordine al Fondo indennizzo: "Una parte giace inutilizzata: il governo mantenga le promesse"

"Fir, tutte le risorse  agli ex risparmiatori"

"Fir, tutte le risorse agli ex risparmiatori"

di Ruggero Veronese

"Chiediamo che tutte le risorse del Fir (Fondo Indennizzo Risparmiatori, ndr) vengano distribuite tra gli ex risparmiatori, come previsto dalla legge": continua la battaglia di Federconsumatori per i rimborsi agli ex azionisti della Cassa di Risparmio di Ferrara e degli altri istituti di credito azzerati nel 2015 attraverso il decreto Salva Banche (Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti). Circa un terzo degli 1,5 miliardi con cui era stato costituito il fondo resta infatti ancora inutilizzato: 500 milioni di euro che nei prossimi mesi potrebbero essere reindirizzati verso altri obiettivi oppure andare a integrare e aumentare i rimborsi agli ex azionisti colpiti dal crac bancario, che hanno ricevuto indennizzi pari al 30 per cento del valore originario delle azioni.

Proprio per sciogliere questo nodo, a fine dicembre il governo ha emanato un decreto che proroga al prossimo 30 giugno i lavori della commissione tecnica per il completamento delle attività del Fir, per decidere l’utilizzo finale del mezzo miliardo di euro ancora in sospeso. Il timore di Federconsumatori, oltre che di molti ex azionisti, è che nuovi temi considerati più urgenti possano sottrarre risorse rimaste ormai nel limbo dall’inizio del 2019, quando fu costituito il fondo. "C’è sempre la preoccupazione che l’argomento finisca un po’ nel dimenticatoio - spiega il presidente provinciale di Federconsumatori, Roberto Zapparoli -: nel momento della crisi è stato dato molto risalto alla questione dei risparmiatori, poi l’attenzione è scemata. Ma i governi e le maggioranze hanno preso degli impegni verso gli ex azionisti che devono essere rispettati".

Zapparoli ricorda infatti che, nonostante i rimborsi fossero fissati al 30%, la Legge di Bilancio 2019 con cui era stato creato il Fondo Indennizzo Risparmiatori consentiva di alzare tale soglia nel caso di disponibilità economica del fondo: una situazione che si è effettivamente verificata, ma che non ha ancora dato luogo a un aumento dei rimborsi. "È chiaro - afferma Zapparoli - che per molte persone che hanno perso i risparmi di una vita col crollo di Carife il 30% non è sufficiente, e il Fir ha la possibilità di emanare un ulteriore contributo per compensare il crollo della banca". Ora la palla passa alla commissione tecnica sul fondo e, naturalmente, al governo Meloni ora in carica: "Da quanto ci risulta - spiega il presidente di Federconsumatori - il governo ha l’intenzione di mantenere le risorse del Fir sui risparmiatori: siamo in attesa di un decreto che dia il via libera definitivo per sbloccare anche gli ultimi indennizzi".