Focolaio covid Ferrara, 15 positivi. 'Focus’ su un centro diurno

Otto casi tra operatori sociosanitari e anziani, ma tutti asintomatici. Monica Calamai (Asl): "La situazione non desta allarme"

Emergenza coronavirus

Emergenza coronavirus

Ferrara, 20 agosto 2020 - Ci sono anche due operatori e sei ospiti di un centro diurno per anziani e disabili, gestito dalla Coop Serena, tra i quindici positivi al Covid, riscontrati ieri dall’esame dei tamponi. La notizia degli otto casi è stata data dal bollettino sanitario della Regione, con cui è costante il filo diretto con i vertici di via Cassoli. La situazione, che esige la massima attenzione, non desta comunque al momento particolare allarme all’Azienda Usl: «La situazione è sotto controllo. Si tratta di pazienti tutti asintomatici, e subito avviati ad isolamento – spiega il direttore generale Monica Calamai –; il quadro è emerso dallo screening, sistematico, che attuiamo nei centri e nelle residenze per anziani e disabili. Si tratta del modo più corretto per gestire la situazione dell’emergenza, e contenerne il più possibile gli effetti». Massima attenzione: «Tutto viene monitorato in tempo reale – prosegue Calamai – e questo ci consente di agire con la massima tempestività». Si tratta come detto di due operatori socioassistenziali, entrambi cinquantenni, e di sei anziani ospiti. Ma per nessuno ci sono sintomi tali da richiedere il ricovero in ospedale: è scattata però la procedura dell’isolamento.

Ma i nuovi positivi di giornata, come detto, sono 15: un dato che pone Ferrara, in base ai dati forniti dalla Regione, al primo posto tra le province dell’Emilia Romagna: quattordici sono asintomatici, per uno solo, una persona della città ritenuta sospetta Covid, è stato disposto il ricovero precauzionale all’ospedale di Cona.

L’aumento dei positivi, riprende Calamai, è comunque legato «all’incremento esponenziale dei test sierologici e dei tamponi»: basti pensare che soltanto ieri ne sono stati processati ben 304, e 287 sono risultati negativi. Si tratta, soprattutto, degli esami a cui vengono sottoposti i turisti che rientrano dall’estero, e in particolare da quattro paesi (Grecia, Spagna, Malta e Croazia) considerati più a rischio di contagio. E proprio alle vacanze in Paesi stranieri – in particolare in Francia e Spagna – si legano altri quattro casi di positivi al Covid. Gli ultimi tre, invece, riguardano un focolaio familiare, già in regime di rigida osservazione.

«Aumentare i tamponi, e i test sierologici che anche ai Lidi vengono effettuati nelle guardie turistiche in numero considerevole – spiega Monica Calamai – fa chiaramente incrementare il numero di chi viene trovato positivo, benché asintomatico, ma ci permette di circoscrivere subito il rischio di estensione del contagio». 

E anche se il numero, istintivamente, fa colpo (basti pensare che Bologna ieri era a 12 casi, Modena a 13), per il direttore generale dell’Azienda Usl l’indice «evidenzia che la situazione è sotto controllo, e non desta grave allarme. Chiaramente ci spinge a proseguire su questa strada, agendo capillarmente e in modo sistematico». Proseguono infatti i tamponi all’ex Sant’Anna, dove anche oggi saranno effettuati170-180 tamponi a turisti rientrati dall’estero.