Folicaldi, Vallieri e il paesaggio Il Delta padano nelle foto anni ‘60

La mostra inaugura domani a palazzo Turchi di Bagno. Un viaggio tra storia, natura e tradizioni.

Folicaldi, Vallieri e il paesaggio  Il Delta padano nelle foto anni ‘60

Folicaldi, Vallieri e il paesaggio Il Delta padano nelle foto anni ‘60

Il Delta padano e il suo ambiente di straordinario valore naturalistico, paesaggistico e antropologico saranno al centro della mostra fotografica ‘Folicaldi & Vallieri. Una storia padana. Fotografie degli anni Sessanta’, che inaugurerà domani alle 17.30 nel salone delle mostre temporanee di Palazzo Turchi di Bagno (corso Ercole I D’Este, 32) e resterà aperta fino al 26 marzo. L’esposizione a ingresso libero, organizzata in collaborazione con le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, raccoglie circa trenta fotografie del medico fermano di adozione, ma di radici emiliane, Romano Folicaldi e poco più di una decina dell’artista ferrarese Gianni Vallieri, in prestito dall’Archivio delle Gamc di Ferrara.

Curata da Ada Patrizia Fiorillo e da Giuseppe Scandurra nell’ambito delle attività di terza missione del dipartimento di Studi umanistici e del sistema museale dell’Università di Ferrara, l’occasione di questa doppia personale, propone un percorso di immagini dedicate al Delta padano, realizzate dai due autori nel corso degli anni Sessanta. Come motivano i curatori, la scelta di questa mostra, vuole essere un ulteriore momento di lettura e di conoscenza del territorio ferrarese che entrambi, nell’ambito dei propri studi, hanno indagato e continuano a indagare, l’una dal punto di vista storico-artistico, l’altro da quello antropologico. "Si tratta di immagini – osservano Fiorillo e Scandurra – che trattengono in entrambi una particolare aura, in bilico tra documento e racconto. Non vi è solo il tema ad accomunarle, quel tratto di pianura padana che vede al centro il territorio di Comacchio, ma un certo modo di adoperare l’apparecchio fotografico, di fissare l’obiettivo per catturare, con il fascino di un bianco e nero avvolto da studiate e morbide scale di grigi, attimi che appartengono a un mondo che c’è stato, con i suoi caratteri paesaggistico-ambientali, con la sua gente, con i suoi riti e i suoi miti". La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18.