"Fototrappole contro gli abbandoni"

Il sindaco Bernardi annuncia un giro di vite dopo le ultime discariche scoperte vicino al centro cittadino

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Spuntano discariche abusive come funghi a Portomaggiore. L’ultima in ordine di tempo venuta alla luce risale a giovedì (24 marzo) in piazza della Repubblica alle 9.30, vicino al centro e a poche decine di metri dalla scuola primaria "Maria Montessori". Abbandonato dietro una siepe un intero arredamento di una civile abitazione: sanitari del bagno, delle porte, delle sedie e altri componenti d’arredo dei quali si sono disfatti degli incivili, essendoci anche il servizio di raccolta degli ingombranti a domicilio. Sui social si è scatenata l’indignazione.

"Questa storia non finisce più – sbotta Ferdinando Balsamo - Consiglierei all’amministrazione comunale di abbassare la siepe a 40 centimetri oltre all’installazione delle fototrappole". La fototrappola non è altro che una macchina fotografica un po’ particolare che si usa fra gli esterni e che viene utilizzata per le riprese notturne e per la videosorveglianza. Questo sistema di sorveglianza avanzato è tradizionalmente usato anche dai fotografi per ‘catturare’ immagini degli animali, ma può essere usata anche per la video sorveglianza negli ambienti esterni. Si tratta quindi di una buona soluzione per controllare la sicurezza della casa in tempo reale, in ambienti anche estesi. Telecamere sono state installate a ridosso dell’isola ecologica di Portomaggiore, dove a getto continuo nei giorni in cui si ricevevano i rifiuti si verificavano abbandoni di mobili, sanitari, macerie altre; l’installazione ha comportato la drastica riduzione del fenomeno. Questo strumento è stato adottato dal comune di Argenta e sta funzionando. Non è certo la prima volta che succede un episodio del genere, discariche abusive nel centro abitato di Portomaggiore sono spuntate spesso in via Andrea Costa, vicino alla scuola materna "Nigrisoli", dietro la stazione ferroviaria e anche altrove, specie vicino alle campane del vetro. Poi ci sono gli episodi della spazzatura non raccolta nei tempi prestabiliti da Clara e lasciata a ridosso delle attività commerciali, la concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti; era successo anche in pieno centro, nelle centralissime piazze Giovanni XXIII e Umberto I.

In piazza della Repubblica in queste dimensioni non succedeva da tempo. Indiziati in alcuni quartieri sono gli stranieri, che abbandonerebbero rifiuti ingombranti per ridurre a zero la burocrazia a discapito del senso civico, ma tanti italiani sono stati visti abbandonare con atteggiamento infingardo sacchetti della spazzatura e macerie. Quest’ultimo comportamento sarebbe motivato anche dagli alti costi di smaltimento a carico degli artigiani costretti a smaltire macerie o ramaglie a decine di chilometri di distanza da Portomaggiore. Come deterrente sono state ingaggiate anche dei volontari con potere di comminare delle multe, evidentemente con successo limitato. L’assessore a Volontariato e Associazionismo Gian Luca Roma, rassicura: "Parte dei rifiuti sono già stati smaltiti. Rimane una porta, che sarà rimossa nel più breve tempo possibile. L’amministrazione si sta già muovendo per installare la ‘famose’ fototrappole". E aggiunge il sindaco Dario Bernardi: "Clara ha un servizio di recupero, chiaramente finanziato dalla collettività tramite la tariffa. Confermo l’imminente partenza delle fototrappole o meglio telecamere mobili". Franco Vanini