Longastrino (Ferrara), 30 giugno 2025 – Sono le note de 'La cura' di Franco Battiato che risuonano fuori dalla chiesa all’arrivo del feretro di Alessandro Coatti, il 38enne biologo barbaramente ucciso in Colombia. La parrocchia è quella di San Giuliano a Longastrino, dove un paese intero si è riunito questa mattina per i funerali.

Compagni di scuola, professori, parenti e amici, uniti in un unico grande abbraccio di fronte alla tragedia. I genitori Sandra Lovato e Gabriele Coatti sono partiti dalla camera mortuaria di Ravenna al seguito del carro funebre. Davanti alla chiesa li hanno accolti gli zii e la cugina Arianna. A officiare la cerimonia è stato don Alessio Baggetto. Don Sante Bertarelli, storico parroco di Longastrino, ha invece ricordato di aver incontrato Alessandro due volte. “La prima a casa sua per la benedizione e la seconda in chiesa. Abbiamo parlato del futuro e dei suoi progetti”. È proprio alla parrocchia di San Giuliano che la famiglia ha devoluto le offerte dei funerali. “Dopo la parola del Signore, voglio portare anche una parola umana con un passo sul paradiso di Romano Battaglia”, ha continuato don Bertarellii.

Durante l’eucarestia, lo zio Giovanni ha scelto le note di 'Hallelujah'. Poi, ha preso la parola la cugina Arianna: “Ringrazio tutti per essere venuti qui a ricordare Alessandro. Era una persona splendida, per me come un fratello con cui potevo parlare e confrontarmi. Mi sono ispirata sempre a lui e sono fiera di ciò che ha fatto. Proverò ad essere come lui. Ha sempre portato luce: aveva tanta voglia di imparare e di scoprire”.
Al termine della cerimonia, dopo la benedizione, fuori dalla chiesa, di nuovo le note di una canzone: questa volta 'La rondine' di Mango. E poi la lunga processione, con in testa la famiglia, si è diretta a piedi verso il cimitero di Longastrino.