"Fuori da certe logiche Non potevo restare"

"La mia amarezza nel vedere anteporre interessi veniali a quelli delle aziende"

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"In vista delle elezioni del nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio di promozione turistica "Visit Ferrara" in accordo con il presidente ed il direttore provinciale di Cna – spiega Cavicchi – si era deciso il mio ritorno all’interno del consiglio stesso per verificare le possibilità di rilancio del Consorzio, anche a tutela degli interessi delle aziende Cna socie di Visit Ferrara. Questo ruolo di tutela prevedeva – continua Cavicchi - anche la possibilità di partecipare alle riunioni della costituenda associazione temporanea d’impresa, con capofila Visit Ferrara assieme ad Itinerando, Link Tours e Strada dei Vini e dei sapori che avrebbe partecipato al bando per la promozione e commercializzazione turistica di Ferrara indetto dal Comune e, nel caso di vittoria, ai successivi atti gestionali. Il 18 maggio, giorno di apertura delle buste, scopro che al bando aveva partecipato anche un’Ati con capofila la società Dinamica assieme a Po Delta Tourism e Cogetour, facenti riferimento a Davide Bellotti (presidente Cna), Elite Division e Studio Borsetti. Dinamica, Po Delta Tourism e Cogetour sono anche socie di Visit Ferrara. Se, dal punto di vista legale la partecipazione è legittima, non lo è certo dal punto di vista deontologico e se questo comportamento è tenuto dal presidente dell’associazione della quale sono dirigente – sottolinea Cavicchi – ovvio che la mia decisione non poteva che essere il presentare le dimissioni immediate ed irrevocabili, lo stesso 18 maggio, da qualunque ruolo dirigenziale in Cna. La mia amarezza nel vedere anteporre interessi veniali a quelli delle aziende Cna socie di Visit – conclude l’ormai ex presidente – senza che nessuno lo sapesse e dichiarando che non ci sarebbe stato nessun ostacolo alla partecipazione del consorzio, è stata talmente grande da non poter ipotizzare scelta diversa da quella fatta. Cna è un mondo di imprese ampio, articolato e di grande valore che, a mio parere, non merita di essere diretto in questo modo e con queste logiche, le stesse che, quando adottate da altre associazioni, sono state da me prontamente criticate". Lauro Casoni