Furbetti del caro benzina a Ferrara: scoperte 22 violazioni e una frode

Controlli nei distributori: la Finanza ha messo sotto la lente irregolarità nella comunicazione e nell’esposizione dei prezzi

I controlli della Finanza ai distributori

I controlli della Finanza ai distributori

Ferrara, 13 ottobre 2022 - Il caro energia e il rischio speculazione sui prezzi hanno spinto la guardia di finanza ad alzare l’asticella dei controlli sui distributori di carburante. L’ultimo ‘giro’ di accertamenti ha portato gli uomini delle fiamme gialle a passare al setaccio 83 aree di servizio, riscontrando ventidue violazioni e una sospetta frode. Ma andiamo con ordine. L’intensificazione dell’attività di controllo sul territorio provinciale si inserisce nelle direttive delle autorità nazionali, emesse con lo scopo di vigilare sulla circolazione e sulla vendita dei carburanti e sulla corretta comunicazione dei prezzi praticati. In questo senso, i militari del comando di via Palestro hanno eseguito 184 controlli sui mezzi che trasportano carburante e 83 accertamenti nei distributori.

Le irregolarità sono state riscontrate nel corso delle verifiche nelle aree di servizio. In particolare, i finanzieri hanno accertato quindici violazioni per omessa comunicazione al ministero dello Sviluppo economico dei prezzi praticati e sette in materia di pubblicità degli stessi prezzi, per esposizione irregolare, discordante con la realtà o poco visibile dalla strada dei costi dei vari prodotti. Durante l’attività è stato poi scoperto un sospetto caso di frode nel commercio. In un distributore della provincia, i militari hanno rilevato un gasolio non conforme ai requisiti specifici previsti dalla normativa in materia di sicurezza. In particolare, gli uomini del nucleo di polizia economico-finanziaria di Ferrara hanno verificato la vendita di gasolio irregolare per quanto riguarda il cosiddetto ‘punto di infiammabilità’, valore che corrisponde alla temperatura più bassa in cui si formano vapori in quantità tali da provocare la combustione. Il valore più basso di infiammabilità riscontrato nel gasolio, pur non generando anomalie di funzionamento nei motori, a lungo andare provoca effetti negativi e accresce l’emissione di gas di scarico oltre i limiti previsti dalle leggi europee a tutela dell’ambiente.

Sulla base di ciò, secondo i finanzieri, si sarebbe consumata una frode ai danni dei consumatori, i quali avrebbero acquistato a prezzo di mercato un prodotto non idoneo al regolare funzionamento della macchina, al punto da poterne anche danneggiare il motore. La situazione è stata quindi segnalata all’autorità giudiziaria, che valuterà di procedere per l’ipotesi di frode in commercio. "L’azione di servizio delle fiamme gialle ferraresi – fanno sapere dal comando provinciale – costituisce una ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario assicurato dal corpo nel comparto dei controlli sulla circolazione e commercializzazione dei carburanti, finalizzata ad accertare non solo l’assenza di manovre speculative sulla distribuzione al dettaglio e garantire e il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, ma anche il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità dei prodotti venduti e il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi praticati al consumatore finale".

re.fe