Ferrara, cassaforte smurata. Furti e danni alle aziende

Raid notturno nella zona della Piccola media industria. Indagini in corso

Molto ingenti i danni per le aziende  vittima del raid dei ladri in via Vespucci

Molto ingenti i danni per le aziende vittima del raid dei ladri in via Vespucci

Ferrara, 12 luglio 2018 – Notte di furti nella zona della Piccola media industria. A subire i danni maggiori sono state due aziende di via Vespucci, a cavallo della mezzanotte tra martedì e mercoledì. La prima ditta ad essere colpita, in ordine di tempo, è stata Estense Truck: «Erano passate da poco le undici e mezza – racconta l’amministratore Gabriele Stabellini – quando è scattato l’allarme dell’officina. La Securpol è immediatamente intervenuta e, nonostante i ladri avessero tagliato i cavi del faro che illumina il piazzale, sono riusciti a mettere in fuga cinque persone, tutte di colore». La banda, lasciato di corsa il capannone che affaccia su via Diana, ha proseguito la fuga a piedi per il prato che costeggia il canale di Burana, facendo poi perdere le proprie tracce. «L’allarme perimetrale è scattato quando i malviventi sono entrati nella zona dell’officina – prosegue Stabellini –, ma i cinque avevano già rovistato per bene negli uffici».

I ladri infatti, non sono scappati a mani vuote: prima di passare alla rimessa, hanno forzato una finestra e sono entrati nella zona dell’amministrazione. «Hanno aperto tutti i cassetti e le ante dei mobili – puntualizza il dirigente –, poi sono andati nel retro e hanno smurato la vecchia cassaforte, nascosta dietro una grande cartina geografica». Secondo quanto riportato dagli stessi dipendenti, però, la cassaforte era vuota. Così i malviventi si sono concentrati su alcune banconote presenti nell’ufficio (circa mille euro), due telefoni mobili e altrettante lampade da officina. Quindi, come detto, il passaggio alla zona rimessa, l’allarme e infine la fuga.

«E’ una zona abbandonata – denuncia Stabellini – perché ci sono diversi capannoni vuoti e purtroppo la sicurezza latita». Tutt’altro che impauriti dalla confusione creata, i ladri (al momento non è dato sapere se si tratta della stessa banda) sono entrati nuovamente in azione poco meno di due ore dopo. Vittima del secondo furto è stata la Frig Air, distante poche centinaia di metri dalla prima azienda: «Alcuni malviventi hanno sfondato la parte bassa della porta d’entrata con un tombino – conferma l’amministratore Dino Zappaterra – e hanno iniziato il giro negli uffici». Un’operazione rapida, dato che anche in quest’occasione è subito scattato l’allarme. «Sono stato avvisato poco prima dell’una e mezza – spiega Zappaterra –, ma i ladri erano già scappati».

Sul posto è nuovamente intervenuta una pattuglia di Securpol che ha, però, solamente potuto constatare l’entità dei danni: i malviventi, non avendo trovato nulla di importante nei cassetti delle scrivanie, hanno forzato la macchinetta del caffè, rubando le poche monete presenti all’interno. «Siamo abbandonati – denuncia l’amministratore di Frig Air – e, stavolta, ci è andata bene». Entrambi gli episodi sono stati regolarmente denunciati alle forze dell’ordine che hanno immediatamente avviato le indagini.