Furti in serie tra negozi e uffici postali Il moldavo: "Sono stato io e voglio risarcire"

Il trentunenne arrestato da polizia e carabinieri ha ammesso le sue colpe. Per il momento rimarrà in cella

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Ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari, Vartan Giacomelli, assumendosi tutte le responsabilità dei furti di cui è accusato. Diciassette i colpi tra negozi e uffici postali. che vengono contestati prevalentemente al moldavo di 31 anni (13 a lui soltanto e due in concorso) e uno e due in concorso a un 33enne ucraino.

Ieri il moldavo, assistito dall’avvocato Denise Mondin, ha raccontato tutto al giudice, spiegando anche i motivi che lo avrebbero spinto a rubare, ma il suo legale preferisce che non vengano resi noti. "Ha raccontato tutto e si è dichiarato responsabile dei furti contestati – spiega l’avvocato Mondin – Rimarrà in carcere e stiamo anche pensando come fare per risarcire, perché questa è la sua intenzione". In tutto sono diciassette i colpi che gli vengono contestati. Tredici sarebbero da ricondurre, appunto, al 31enne, tre sarebbero stati commessi in concorso e uno in solitaria dal 33enne.

La svolta investigativa sulla scia di furti è arrivata quest’estate, quando i carabinieri hanno notato due persone acquistare una dose di droga. La coppia è finita subito sotto la lente e, nel corso della perquisizione a casa di uno dei due, i militari hanno trovato un particolare cappellino da baseball, già notato nelle immagini delle telecamere che avevano ripreso un assalto all’ufficio postale di viale Krasnodar. Nello stesso periodo, gli investigatori della squadra mobile stavano indagando su altri furti in esercizi commerciali, nei quali il malvivente dimostrava una particolare agilità, riuscendo a penetrare anche attraverso passaggi molto stretti. Le indagini, condotte in tandem dalle due forze dell’ordine, hanno alla fine permesso di arrivare ai nomi degli attuali indagati e a raccogliere elementi sufficienti a ottenere dal giudice la custodia cautelare in carcere.