
Ferrara, 18 settembre 2023 – Niente di strappalacrime come la trama di ‘Ladri di biciclette’, in cui si ruba per disperazione. I furti delle due ruote sono ormai un business in crescita esponenziale e sono opera di ladri specializzati. Le rubano di giorno e di notte, dai garage o per strada, dalle cantine o nei cortili condominiali. Le rubano ovunque. Al punto che chi compra una bici nuova, ormai lo fa spesso scegliendo le due ruote meno costose proprio per paura, o meglio quasi la certezza, che prima o poi sarà derubato. Del resto sono prede ideali: portarle via comporta pochissimi rischi a fronte di un’entrata di denaro contante, per quanto modesta.
A Ferrara una due ruote rubata può costare dai 20 ai 30 euro. I clienti spesso sono gli studenti che non sanno a cosa vanno incontro: una denuncia per ricettazione. A Ferrara, in un anno, i furti si aggirano intorno alle novecento razzie. La nostra città si gioca la prima posizione in questa speciale classifica assieme a Bologna e Bolzano.
Nel 2012 il picco massimo con 1449 furti. Poi, a Ferrara, per anni c’è stato un calo con il numero di razzie che si era attestato intorno alle 600. Finito l’isolamento del Covid e complice il mercato delle biciclette elettriche, ora va registrata una nuova escalation di furti che si sono riavvicinati ai mille all’anno. Il periodo in cui si verificano più razzie è quello di settembre in corrispondenza con l’inizio dell’anno scolastico. Le zone più colpite sono via Bologna, la stazione (qui la maggior parte delle razzie) e il centro.
Dove finisco le due ruote rubate? Secondo Angel Debianchi di ’La Ricicletta’ di via Poledrelli, molte vengono rivendute a Bologna. "Sì, c’è un travaso tra le due città. Quelle rubate a Bologna finiscono da noi e viceversa. Ma c’è anche chi se ne infischia e ruba a Ferrara e le rivende nella stessa città". Da qui le situazioni più imbarazzanti: "Mi è capitato che uno studente mi abbia portato una bicicletta da riparare e, nello stesso un giorno, un poliziotto con il figlio mi abbia chiesto una nuova bicicletta. E qui è scattata la sorpresa: il figlio ha riconosciuto nella bicicletta dello studente la sua due ruote appena rubata. Il poliziotto, ovviamente, si è ripreso la sua bicicletta.
Quando è tornato lo studente gli ho chiesto dove l’avesse presa. E lui, con grande ingenuità, mi ha raccontato di averla acquistata per strada al prezzo di trenta euro. Mi sono arrabbiato e gli ho detto che era chiaramente rubata. Lui pensava di non aver fatto nulla di male e, invece, ha rischiato una denuncia per ricettazione". Nel mondo dei furti delle biciclette le storie non mancano: "Un altro cliente ha ritrovato la sua bicicletta rubata a Reggio Emilia – continua Debianchi –. Credo, comunque, che le due ruote più costose finiscano fuori dall’Italia".
Ogni giorno un cliente che si lamenta di essere stato derubato: "A volte anche quattro in una sola giornata", sottolinea Debianchi. E aggiunge: "L’ultima novità? – prosegue – Sono i furti di parti delle biciclette. Rubano anche i freni. L’altro giorno un anziano è venuto da me e mi ha raccontato di aver rischiato di cadere. Mi ha mostrato la bici e qualcuno gli aveva rubato i freni.
Ma spariscono anche selle e tanto altro". Insomma, i furti di bici per i ferraresi restano una vera croce. Come evitarli? In molti hanno deciso di iscrivere il proprio mezzo al Registro italiano bici, piattaforma alla quale possono accedere anche le forze dell’ordine. e che dà la possibilità di identificare il proprietario, segnalare furto o ritrovamento. Spesso nelle famiglie ferraresi, la bicicletta si tramanda di generazione in generazione. Di padre in figlio. Ricordi, emozioni, rimpianti, ma soprattutto tanti chilometri. Un’amica fedele e rubarla vuol dire estirpare una porzione di vita.