Furti Ferrara, sassi contro la vetrina del ristorante Cucina Bacilieri

Colpo all'alba di ieri in pieno centro alla nota trattoria di via Terranuova. La rabbia del titolare

Michele Bacilieri, il titolare

Michele Bacilieri, il titolare

Ferrara, 23 marzo 2019 - Il rumore del vetro che va in frantumi e il suono di un allarme che squarcia il silenzio dell’alba di un sabato di inizio primavera. Sono bastati pochi minuti per svaligiare il ristorante ‘Cucina Bacilieri’, rinomato locale di via Terranuova. Pochi istanti per impossessarsi del fondocassa, di alcune bottiglie di vino e poi scappare, svanendo come fantasmi per le viuzze del centro. «La modalità è molto simile a quella del colpo alla torrefazione di piazza Repubblica – osserva amareggiato Michele Bacilieri, il titolare –. La cosa strana e che mi ha colpito è che nessuno abbia sentito nulla. Nemmeno l’allarme che ha suonato a lungo nel silenzio più assoluto». Interrogativi legittimi ma che probabilmente rimarranno senza risposta. 

Ma veniamo ai fatti. Tutto comincia poco prima delle 5 di ieri. Le 4.38, per essere esatti. La città dorme ancora e il centro è deserto. I malviventi raggiungono il civico 60 di via Terranuova. Il loro obiettivo è lì che li aspetta. Intorno non c’è un’anima. Impugnano due grossi sassi e, con tutta la forza che hanno in corpo, li scagliano contro la porta del locale. La porzione inferiore di vetro cede immediatamente e va in mille pezzi.

L’apertura che si crea è sufficientemente ampia da permettere ai malviventi di sgattaiolare all’interno. Una volta dentro sembrano sapere come muoversi. Puntano subito al registratore di cassa. In un lampo si impossessano del fondocassa. «Poca roba – ammette il titolare –. Forse un centinaio di euro. Non di più». Ma non è tutto. Dietro al banco notano una vetrina con dentro delle bottiglie di vino. La aprono e ne prendono alcune. Ottenuto quello che cercavano, escono da dove sono entrati e se ne vanno.

Oltre al denaro e alle bottiglie non toccano altro e non creano alcun danno all’interno del locale (ad esclusione ovviamente della porta a vetri sfondata). Proprio come accaduto anche alla torrefazione. Sembra quasi che sapessero esattamente come e dove colpire.

Sul posto, poche ore dopo, arriva una pattuglia dei carabinieri insieme al proprietario. I militari avviano le indagini e raccolgono tutti gli elementi utili per poter risalire all’identità dei malviventi. Bacilieri raccoglie i cocci e conta i danni. La preoccupazione, al di là del bottino, va ai danni subiti. «Sto cercando qualcuno che mi ripari la porta – si sfoga – ma è sabato. Ho un sacco di prenotazioni e ho il locale pieno in questi giorni. Spero di risolvere al più presto». Quello messo a segno all’alba di ieri è il secondo colpo simile nel giro di una decina di giorni. Tempistiche, luogo e modalità fanno riflettere. L’ipotesi è che dietro ai due episodi possa esserci la stessa mano.