Furto sacrilego, quadro restituito al parroco

Ieri, durante la messa, i carabinieri hanno consegnato l’icona. È stata ritrovata durante la perquisizione nella casa di un sospettato

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di Valerio Franzoni

I carabinieri della stazione di Berra hanno recuperato e restituito il piccolo quadro ex voto e il registro che raccoglieva le firme dei fedeli, che erano stati rubati alla fine di agosto al santuario della Vergine della Galvana. La consegna formale al parroco don Francesco Morcavallo da parte del luogotenente Nicola Rauli, comandante della stazione di Berra, è avvenuta ieri, al termine della messa che è stata celebrata nella chiesa di San Rocco a Berra. Al momento della restituzione ha partecipato anche il sindaco di Riva del Po, Andrea Zamboni. Un momento di gioia per il recupero dei due oggetti, e di ringraziamento per il lavoro svolto dai militari che, attraverso le loro indagini, sono riusciti a ritrovare e restituire il maltolto. Il fatto, come detto, risale alla fine dello scorso agosto. Il curatore del santuario della Vergine della Galvana, don Morcavallo, si era presentato in caserma per denunciare il furto avvenuto nelle settimane precedenti di un registro di apposizione delle firme dei fedeli in visita al santuario e un piccolo quadro ex voto contenente un’immagine sacra da parte di ignoti. Il parroco non era in grado di quantificare il prezzo dei due oggetti, in quanto questi avevano più un valore sacro e affettivo, che strettamente economico. E questo rendeva il furto compiuto ancor più deprecabile.

I carabinieri di Berra, una volta ricevuta la denuncia, hanno immediatamente effettuato un accurato sopralluogo nel santuario della Vergine della Galvana, allo scopo di rinvenire tracce utili a scoprire gli autori del furto, e hanno avviato le opportune indagini che hanno permesso di identificare e sentire numerosi testimoni. Successivamente i militari hanno anche visionato i video dei sistemi di sorveglianza pubblici e privati, posizionati lungo le vie che conducono al santuario, o in prossimità del luogo sacro stesso. Le attività di ricerca hanno permesso ai militari di individuare il possibile autore del reato e, con apposito decreto emesso dell’autorità giudiziaria, hanno proceduto, nel settembre scorso, alla perquisizione della sua abitazione. Proprio in quella circostanza, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato sia il piccolo quadro ex voto (riproducente un cuore in argento), sia il registro per le firme dei fedeli in visita al Santuario, luogo di grande devozione per la comunità di Riva del Po che sorge nei pressi della strada di collegamento tra Berra e la località di Serravalle. I due oggetti, ritrovati grazie all’impegno dei carabinieri, ieri mattina sono stati consegnati nelle mani di don Francesco che potrà ricollocarli all’interno nel santuario.