Ferrara, gabbie distrutte, scatta la caccia ai vandali

Esposto alla Procura degli agricoltori: "Tensione con i sedicenti animalisti"

Una delle oltre 400 gabbie distrutte dai vandali: le incursioni sono ormai sistematiche, specie nel Basso Ferrarese

Una delle oltre 400 gabbie distrutte dai vandali: le incursioni sono ormai sistematiche, specie nel Basso Ferrarese

Ferrara, 16 giugno 2018 - Dalla caccia alla nutria a quella ai vandali, travestiti da animalisti, che ormai da mesi stanno danneggiando le gabbie utilizzate per la cattura del roditore che infesta anche il territorio ferrarese. Arriva dalla Cia la segnalazione di un fenomeno che rischia di sfociare in episodi di tensione. È pronto, tra l’altro un esposto contro ignoti alla Procura della Repubblica, per segnalare quanto sta avvenendo, in particolare nell’area del Basso Ferrarese.

Sono infatti più di quattrocento le gabbie distrutte e abbandonate in pezzi: veri e propri atti vandalici, che danneggiano materiali acquistati, peraltro, con il contributo prima della Provincia e quindi della Regione, per cercare di contenere il fenomeno di proliferazione di quello che da anni è considerato un flagello per l’agricoltura e per l’intero ecosistema del territorio. Oltre a causare ingenti danni alle colture, infatti, le nutrie, scavando le proprie tane anche negli argini, mettono a repentaglio la stabilità del terreno e aumentano la possibilità di allagamenti e dissesti. Ma le nutrie hanno trovato alleati, sconosciuti, fra gli umani: da mesi come detto si segnalano gli episodi di vandalismo, che hanno spinto alcuni agricoltori della zona del Mezzano ad attuare veri e propri pattugliamenti del territorio. In concomitanza con i danneggiamenti delle gabbie, sono stati segnalati spostamenti strani, c’è chi avrebbe registrato numeri di targa e individuato possibili sospetti. Di qui il ricorso alla magistratura: l’esposto, coordinato dall’associazione degli agricoltori, punta all’individuazione dei responsabili dei danneggiamenti. E muove da tre possibili profili di responsabilità legale: contro la proprietà, perché le incursioni degli ‘amici delle nutrie’ si svolgono all’interno di aziende private, contro la persona perché va a incidere sull’incolumità dei cittadini, e contro l’ambiente perché in qualche modo viene compromesso il già fragile ecosistema del territorio. Ma l’iniziativa coordinata dalla Cia, che da settimane sta raccogliendo le numerose segnalazioni per predisporre l’azione legale, serve anche a evitare che qualche agricoltore possa farsi giustizia da sè, qualora i pattugliamenti portino all’individuazione dei vandali.

Non si tratta più, infatti, di episodi sporadici, ma ormai di veri e propri blitz che sembrano organizzati con sistematicità. Pr questo la tensione tra agricoltori e coadiutori da un lato, che si dichiarano gli unici a continuare un costante monitoraggio e difesa del territorio dal fenomeno, e i presunti animalisti che vorrebbero impedire l’abbattimento delle nutrie, è giunta a livelli estremamente alti.