CRISTINA RUFINI
Cronaca

Gad, scacco alla mafia

Maxiblitz della Polizia all’alba . Disarticolata l’associazione Viking

di Cristina Rufini

Organizzazione criminale di stampo mafioso a Ferrara, ma non stiamo parlando di Cosa Nostra, quanto della criminalità nigeriana dedita allo spaccio di droga, alle estorsioni. Fino al tentato omicidio. In una struttura piramidale, chiamata confraternita o cult, proprio nel più classico stile mafioso, dove il vertice è stanziale nella madrepatria, la Nigeria. Non erano molti i dubbi, ma ora è tutto vergato nero su bianco nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Tribunale di Bologna su richiesta del pm Roberto Ceroni, che ha portato agli ordini di arresto di 31 nigeriani per il filone emiliano, con il capoluogo estense che ne esce come punto centrale e di smistamento, dominato dall’associazione Vikings o Arobaga, tra le più violente in Nigeria.

La maggior parte delle misure cautelari sono state eseguite dalla Polizia di Stato all’alba di ieri in gran parte delle province del Nord Italia. Delle 31 firmate nell’ambito dell’operazione Signal, la Squadra Mobile di Ferrara, diretta da Dario Virgili, ne ha portate a buon fine 26: quattordici cittadini nigeriani già in carcere per altri reati (operazione Wall Street o banda del machete) e dodici in zona Gad, Monti Perticari e una Vigarano. Ne restano altre 5, tra le quali quella nei confronti di Emmanuel Okenwa detto Boogye, dj di musica afro-beat di 50 anni, la figura di vertice non solo a Ferrara, ma anche in Veneto. Nella gerarchia mafiosa dei Viking, Boogye è definito un F.F.

L’inchiesta. Le indagini sono scattate alla fine di luglio del 2018 dopo il tentato omicidio di Sthephen Oboe, appartenente al gruppo rivale degli Eiye, in città conosciuto come il delitto del machete. Viking ed Eiye, gruppi rivali che si fronteggiavano per il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti, sfociate in violenti liti, risse con coltelli o cocci di bottiglie. Ma il territorio ferrarese era saldamente in pugno ai Viking. Da questo delitto sono partite le indagini della Procura ferrarese poi trasferite per competenza alla Direzione distrettuale antimafia di Bologna, che ha lavorato di concerto con la Dda di Torino e le relative Polizie. Le indagini sulle figure di spicco dello spaccio in città hanno, infatti, portato alla scoperta di ramificazioni e collegamenti con Torino, Brescia, Venezia, Treviso, Padova, Parma, Verona e Reggio Emilia. Tanto che l’altro importante filone d’inchiesta si è dipanato proprio nel capoluogo piemontese, con l’operazione Valhalla Marine, dove la locale confraternita gestiva il commercio su strada di droga e lo sfruttamento della prostituzione delle nigeriane, dove le donne che venivano affiliate - dette Belle e Queen – entravano nell’organizzazione dopo i rapporti sessuali. Qui sono stati 43 gli arresti.

Radicamento. "Il gruppo degli ArobagaVikings ha messo profonde radici in Italia e in particolar modo a Ferrara – scrivono gli inquirenti – sia per il numero di associati presenti e residenti delle personalità di spicco, e su tutte il dj Boogye". "Una vasta operazione – ha commentato il dirigente della Mobile Ferrarese, Dario Virgili – che ha permesso di disarticolare un’organizzazione di stampo mafioso molto radicata e violenta". Al maxiblitz hanno partecipato 250 poliziotti.

Altro servizio in Nazionale