Gessica Notaro a Codigoro: "Non è amore se è violento"

Una folla ha accolto la ragazza di Rimini sfigurata dall'acido dall'ex simbolo della lotta contro la violenza alle donne

Gessica Notaro accanto al sindaco e sotto con la maglietta antiviolenza

Gessica Notaro accanto al sindaco e sotto con la maglietta antiviolenza

Codigoro (Ferrara), 18 novembre 2018 - È stata la piazza di Codigoro, gremita di giovani e giovanissime, di genitori e studenti, ad accogliere con un caloroso abbraccio, pieno di ammirazione, Gessica Notaro, la ventisettenne di Rimini sfregiata con l’acido dall’ex compagno, per gridare un fortissimo ‘No’ alla violenza sulle donne. Gessica, in un’intervista a Radio Sound, ha denunciato come sia ancora insufficiente la tutela per le donne che subiscono azioni di stalking, ma ha anche confidato che grazie alla fede ha ricominciato a credere nella gente.

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Poi l'arrivo in piazza dove c’era il sindaco Alice Zanardi ad attenderla, assieme all’assessore alle Pari opportunità, Samuele Bonazza, alla consigliera regionale, Marcella Zappaterra, alla rappresentante del centro Donna e Giustizia di Ferrara, Monica Borghi. Importanti le parole del sindaco Zanardi: «Non una di meno – dice – è una frase a cui credo fermamente, perché non dobbiamo più permettere che il corpo e la mente delle donne vengano violati, ogni tipo di abuso e di violenza fisica e psicologica devono essere impediti e duramente condannati.

La violenza sulle donne è prima di tutto un problema culturale e di prevenzione; occorre dunque lavorare in profondità coi giovani per diffondere sin dalla scuola una cultura e un’educazione del rispetto di se stessi prima di tutto, e di conseguenza degli altri. Solo in questo modo si potrà davvero imparare il reale valore della donna». Poco dopo è arrivata Gessica, una benda sull’occhio sinistro, segno indelebile della violenza dell’ex compagno, il capoverdiano Eddy Tavares. Forte ed energica, Gessica ha galvanizzato la platea con le sue parole: «Non c’è amore se c’è violenza, non fatevi ingannare, non lasciate che il vostro compagno vi picchi e poi dica che si era sbagliato – dice –. L’amore è qualcosa che fa bene, che scalda il cuore, che si ricambia con amore».

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Alcuni bambini le hanno consegnato delle rose rosse ed infine sulle note di ‘No women no cry’, la piazza ha dato vita al flash mob, con centinaia di giovani e non, insegnanti delle scuole di ballo, studenti, sindaco e assessori compresi, tutti insieme per dire, muovendosi a tempo di musica, avvolti da un grande sentimento di vicinanza, che non é più tempo di stare fermi, di subire, che bisogna dire no alla violenza di qualsiasi genere. Le note musicali e i passi di danza si sono librati nel cielo da dove era spuntato il sole. Lo stesso sole che illuminava i brillantini che coprivano la benda sull’occhio di Gessica, che ha ricordato come li abbia messi «perché adesso il mio futuro può essere solo luminoso ed illuminato».