LUCIA BIANCHINI
Cronaca

Giordano Bruno, un parco inclusivo "Giochi per bimbi con disabilità"

La riqualificazione dell’area verde, oltre alla recinzione, prevede una palestra e campi da volley e basket. In programma concerti e un torneo di pallamano. Gli assessori Coletti e Lodi: "Sarà più sicuro e accessibile".

Giordano Bruno, un parco inclusivo  "Giochi per bimbi con disabilità"

Giordano Bruno, un parco inclusivo "Giochi per bimbi con disabilità"

di Lucia Bianchini

Un rinnovamento completo, quello del parco Giordano Bruno. Dopo le recinzioni, della stessa tipologia di quelle utilizzate per i parchi Toti e Coletta, il giardino dietro al palazzo dell’Ausl ospiterà la prima area giochi completamente senza barriere e quindi completamente accessibile anche alle persone con disabilità. "Diventerà uno dei parchi più belli insieme al Coletta, con caratteristiche diverse, ma diventerà un’area partecipata da bambini e famiglie – esordisce il vicesindaco Nicola Lodi –. Tutta l’area sarà riqualificata, anche quella del chiosco, su cui in questi giorni abbiamo letto polemiche sterili. L’anno prossimo questo sarà il ‘Coletta 2’, faremo concerti, musica, sport, e stiamo già organizzando un torneo di pallamano".

Al parco Giordano Bruno sarà dunque creata un’area con panchine, torretta di ricarica, wc pubblico e rastrelliera per le biciclette, due campi da green volley, un campo da basket, un’area attrezzata con la palestra Monkey di Calistation, già presente in altre zone della città. Questa riqualificazione rientra nel progetto ‘Parchi sicuri’, e l’investimento totale per l’installazione della recinzione, su via Poledrelli e via Cassoli, ammonta a 96 mila euro, in parte finanziati da contributi regionali. "La volontà dell’amministrazione – specifica Cristina Coletti, assessore alle Politiche sociali – è quella di rendere il parco sicuro e accessibile, promuovendo in toto l’inclusione, con uno spazio che nasce per permettere anche ai bambini con disabilità di poter vivere quest’area verde".

Ad accrescere l’offerta saranno i giochi inclusivi: un’altalena a due posti e una a cesto, un seggiolino a forma di orsetto, una giostra accessibile a utenti in sedia a rotelle e un gioco a molla a forma di hippie van, che può ospitare più utilizzatori contemporaneamente, oltre ad un trampolino elastico. Il progetto è stato finanziato per un totale di 79.403 euro da un fondo per l’inclusione di persone disabili.

"Si parla di inclusione a 360 gradi, parola usata spesso e messa poco in pratica – spiega Fausto Bertoncelli, segretario del Comitato ferrarese area disabili –. Non si dovrebbe neanche parlare di inclusione, un parco deve essere accessibile a tutti. Quello che chiedo all’amministrazione è che anche nella realizzazione di altre aree si prenda in considerazione l’inclusività e l’abbattimento di tutte le barriere. Non si tratta solo di mettere un gioco, ma di realizzare tutto l’intorno, fontanelle, panchine, sentieri, accessibilità a tutte le attrezzature, perché una persona in carrozzina fa attività sportiva e gioca come le altre".