"Non c’è nessuna guerra giusta. Anzi, il mio auspicio è che ci si muova tutti nella direzione della pace". Giovanna Botteri, inviata di guerra Rai, saluta con queste parole la premiazione con il riconoscimento ’Gianni Granzotto - uno stile nell’informazione’ giunto quest’anno all’edizione numero 38. "Sono un’operaia dell’informazione – così Botteri – e ho visto atrocità senza eguali nei diversi fronti che ho seguito. Ma è proprio quando non sembra esserci limite al male, che si accende la speranza". Probabilmente l’aveva capito anche Piero Angela, a cui è stato assegnato il premio Granzotto nel 1996 e che ieri è stato affettuosamente ricordato.
f. d. b.