VALERIO FRANZONI
Cronaca

Gita da incubo, crolla un terrazzo: “Sono ancora sotto choc, poteva essere una tragedia”

Daniela Simoni, prima cittadina di Riva del Po, è corsa in via Nugarazza dopo l’incidente. La residenza settecentesca viene citata da Bacchelli nel suo capolavoro ‘Il Mulino del Po’

La zona è stata posta sotto sequestro, gli accertamenti sono a opera dei carabinieri

La zona è stata posta sotto sequestro, gli accertamenti sono a opera dei carabinieri

Ferrara, 10 dicembre 2024 – “Una tragedia sfiorata, che avrebbe potuto aver risvolti ben più gravi”. Non nasconde l’apprensione per quanto accaduto, e per quanto sarebbe potuto accadere, il sindaco di Riva del Po Daniela Simoni. Non appena è stata informata del crollo del balcone di Villa Rivani Farolfi, la prima cittadina ha lasciato l’ufficio e si è precipitata sul posto per avere aggiornamenti riguardo l’accaduto e, soprattutto, sincerarsi delle condizioni delle due persone rimaste ferite. “Sono ancora scioccata, pensando a ciò che sarebbe potuto succedere. Secondo quanto mi è stato riferito, anche gli studenti erano saliti precedentemente sul balcone, prima che avvenisse il crollo. E si può solo immaginare lo spavento che possono aver provato nei successivi, drammatici istanti”.

Villa Rivani Farolfi, il crollo del balcone e i soccorsi a Ro Ferrarese (foto Businesspress)
Villa Rivani Farolfi, il crollo del balcone e i soccorsi a Ro Ferrarese (foto Businesspress)

Ora il pensiero è rivolto alla guida e al docente rimasti feriti. “Spero, a nome mio e dell’intera comunità di Riva del Po – afferma Simoni –, che sia il volontario che faceva da guida agli alunni, che l’insegnante rimasti vittime di questo terribile incidente possano riprendersi al più presto”. La prima cittadina, inoltre, sta mantenendo i contatti con le forze dell’ordine per seguire l’evolversi della situazione rispetto a quanto avvenuto nella storica residenza che sorge lungo via Nugarazza, strada che unisce le località di Ro Ferrarese e Guarda. Una villa settecentesca, immersa in un parco lussureggiante in cui albergano alberi centenari, accessibile da un imponente cancello. Fonti storiche ricordano che l’edificio fu costituito da una congregazione religiosa. Poi, passò alla nobile famiglia dei marchesi Fiaschi di Ferrara. Ricostruita a seguito di vari episodi di rotte che la danneggiarono, venne acquistata successivamente dal marchese Giovanni Manfredini, che ne rimase in possesso sino al 1892. Nei primi anni del Novecento, la Villa venne frequentata dallo scrittore Riccardo Bacchelli (quando la residenza apparteneva alla famiglia Turbiani Ferrari) che la immortalò nel suo celeberrimo romanzo ‘Il Mulino del Po’ e proprio grazie a lui, oggi, è nota con il nome Villa ‘Beicamina’, richiamando i pregevoli camini che arricchiscono le stanze.

“Vi si stava benissimo, freschi d’estate e caldi d’inverno, con mobili di pregio, camini allegri, giardino o parco o piuttosto selvetta di alberi annosi intorno, e orto e frutteto di famosi innesti, che per altro non davan quasi più frutta”.

Descriveva così Bacchelli la villa, che nel suo romanzo apparteneva al marchese Filippo Macchiavelli. Una citazione che ha iscritto la residenza patrizia tra i luoghi bacchelliani. La villa è passata successivamente all’attuale proprietà, il notaio Rivani Farolfi e famiglia, che effettuò ulteriori interventi di restauro allo storico edificio, preservandone l’antico fascino. Una storia antica, quella della Villa, che ieri è stata purtroppo teatro di un drammatico episodio che ha generato forte e comprensibile preoccupazione nella comunità.