Il Castello diventa ‘Open museum’. Da primavera al via le gite in barca

L’architetto Moreno Po: «Iniziativa accessibile anche ai disabili»

Gite in barca ne fossato del Castello Estense (Businesspress)

Gite in barca ne fossato del Castello Estense (Businesspress)

Ferrara, 12 novembre 2014 - DALLA prossima primavera i visitatori del Castello Estense potranno provare l’emozione di un giro in barca sull’acqua che lo circonda. ‘Open museum’ il titolo del progetto che una volta realizzato (e ormai manca poco) offrirà questa accattivante occasione. Non a caso i fondi europei che ne hanno permesso la realizzazione sono finalizzati proprio a promuovere il turismo. Chi conosce nel minimo dettaglio l’operazione è l’architetto Moreno Po, «responsabile unico del procedimento» di cui «soggetto attuatore è la Provincia», come si legge nel pannello affisso al cancello da cui si accederà al pontile che già da circa due settimane è stato posato nel fossato del monumento simbolo della città.

Architetto Po, il punto d’attracco c’è. Ora manca solo l’imbarcazione.

«Ne abbiamo comprata una a motorizzazione elettrica, con dodici posti di cui due adattabili alla carrozzina dei disabili. Del resto anche il pontile è stato pensato per poter essere raggiunto dai portatori di handicap con un apposito ascensore che è già stato installato».

Si potrebbe dunque partire con le gite prima del 2015?

«Certo, noi abbiamo completato ormai tutto il lavoro e tra poco arriverà anche la barca. Abbiamo però pensato di aspettare l’arrivo della buona stagione non solo per comprensibili motivi climatici, ma perché al momento sono presenti nel fossato alcuni ponteggi del cantiere per i lavori post sisma».

Si pagherà un biglietto a parte?

«Tenderei ad escluderlo, ma le modalità di questo nuovo modo di visitare il Castello sono ancora tutte da decidere. Anche gli orari non sono stati fissati. In base all’esperienza dei giri sull’acqua proposti occasionalmente negli anni passati, credo che la visita potrebbe durare circa 20 minuti e sarà senza dubbio accompagnata da una esauriente spiegazione».

Il tutto, si diceva, grazie a fondi europei. Qual è la somma che è stata destinata?

«Premesso che i soldi non sono già arrivati tutti, in totale abbiamo potuto contare su circa un milione di euro, di cui la metà speso in investimenti. Questa cifra, però, è servita a finanziare tre progetti: oltre a Open Museum, abbiamo portato avanti, sempre sotto la mia responsabilità, Ex.Po.Au per il miglioramento e il risparmio energetico del Castello e Herman per la diffusione della conoscenza del patrimonio Unesco. A tal proposito nel periodo natalizio saremo in grado di inaugurare un totem interattivo sul quale i visitatori potranno seguire un video che illustra quali sono le cose da vedere nel territorio. Tornando invece al discorso del risparmio energetico, siamo intervenuti sia sull’impianto di riscaldamento che sull’illuminazione riuscendo ad arrivare a una riduzione dell’85 per cento della bolletta della luce».

Isabella Cattania