
Con le alte temperature sono nati milioni di granchiolini, la terza ondata
Goro (Ferrara), 16 marzo 2025 – Villetta bifamiliare che fino a qualche anno fa aveva conosciuto splendori pare diventata un bosco, sul muretto bianco il cartello vendesi. Barche che erano tornate dalla sacca, lo scafo un po’ più pesante nell’acqua per i sacchi di vongole, tirate in secco, attaccato alla fiancata anche qui un cartello. Si legge ancora ’vendesi’. Offertissime che rimbalzano sul web, una pioggia d’annunci alcuni con un pietoso epiteto, “visto che il propriteario è malato”, al quale in pochi credono.
E’ un paese in vendita Goro, cartelli e cartelli, occasioni, occasionissime che ingialliscono di giorno in giorno. E’ l’altra faccia del disastro, la firma è ancora una volta quella del granchio blu. “Un disastro, un disatro – ripete Fausto Gianella, consigliere regionale di Frateli d’Italia –. Una barca che fino a qualche mese fa costava 60mila euro, adesso la vendono, la svendono a meno di 20mila. E nessuno alla fine la compra. Cosa te ne fai in questo momento?”. I pescatori lasciano la cooperativa, rinunciano alla concessione. A quel punto sono costretti a vendere la barca, perché nel settore delle vongole – quella che viene definita quinta categoria – il natante è legato alla stessa concessione. “A quel punto cosa fai? Devi venderla ad un pescatore che ha in gestione uno specchio di mare – precisa Gianella –, altrimenti devi portarla in una rimessa, in una marina privata. E lì paghi, devi pagare il posto per la barca”.
Un vicolo cieco. “Ci sono persone rovinate nel mio paese, che non sanno più a che santo votarsi. Il piano del commissario deve partire, deve partire al più presto. Altrimenti non ne usciamo”. Barche a prezzi stracciati. La disperazione di migliaia di famiglie si misura anche nelle rate dei mutui, scadenza diventate un incubo. In tutte quelle case che all’improvviso sono state affidate a qualche agenzia immobiliare, chiavi che non passano di mano, l’immobile sotto i colpi del tempo che passa.
Chiede di fare presto anche Vadis Paesanti, vicepresidente regionale FedagriPesca Confcooperative Emilia Romagna. “Stiamo vivendo un terremoto. E qualcuno ancora non l’ha capito bene. Le barche in vendita? Fra un po’ qui ci vendiamo i figli”, la sua battuta amara. Poi ancora: “Il piano straordinario deve partire, servono fondi, soldi. La Comunità europea deve fare la sua parte, deve stanziare quei finanziamenti per risollevare un settore che in questo momento non c’è più. I pescatori con le reti a strascico oltre le tre miglia catturano tonnettate di granchi, che sono costretti a ributtare in acqua. Non c’è una contropartita economica, cosa fai, te li metti sul comodino?”. E’ tornato il sole, anche a Goro. Un bel sole per i granchi blu, i nuovi nati che avanzano nella sacca.