Ferrara, 24 giugno 2025 – C’è anche un disegno. Si vede un granchio, un’antennina che sembra emettere delle onde, vibrazioni. Sul fondo, siamo in mare, le vongole. I gusci intatti, salve. È uno dei documenti che vanno a comporre il corposo plico che Coralba Bonazza ha presentato ieri al ministero ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tre master, da 20 anni si occupa di gestione patrimoniale, risanamento aziendale e tutela delle famiglie. È stata lei, nei giorni scorsi, a presentare nei palazzi di Bruxelles la petizione numero 0191/2025, accolta dalla commissione che ha segnato un cambio di prospettiva nella battaglia contro la Bolkestein. La direttiva viene messa infatti in discussione per l’impatto sulle spiagge, sugli ambienti naturali.
Dalla Bolkestein al granchio blu, il flagello che in pochi anni – è apparso nel 2023 sull’onda dell’alluvione – ha distrutto un’economia, quella della pesca delle vongole che portava pane e futuro al suo paese, Comacchio, e al vicino Goro.

“Una maledizione, un cataclisma. Alcuni pescatori sono stati costretti a vendersi la casa, l’auto per affrontare questa crisi che ha minato le famiglie, i loro risparmi. Sono amici miei”. Doveva fare qualcosa. I suoi uffici si sono messi al lavoro, è nato un progetto per realizzare una barriera acustica contro il granchio blu, per proteggere gli allevamenti. “Lo strumento imita il suono dei predatori del granchio, volatili come il gabbiano e il fenicottero. Suoni che vengono emessi dal fondo del mare, il dispositivo è autonomo, l’alimentazione arriva dai pannelli solari che possono essere collocati sulla superficie del mare. Insomma si crea così una vera e propria barriera, un recinto di suoni per scacciare e tenere lontano il granchio”.
Invece di sentire attraverso le orecchie, i granchi percepiscono le vibrazioni con le setole e le strutture sensoriali presenti sul loro esoscheletro. Queste setole sono sensibili ai movimenti dell'acqua e ai cambiamenti di pressione, permettendo loro di rilevare la presenza di potenziali predatori o prede nell'ambiente circostante. “I tempi? Ho brevettato il progetto in due lingue, inglese e cinese. Non vorrei che qualcuno se ne appropriasse. Adesso cercherò di realizzarlo, punto a coinvolgere alcune imprese e l’università di Parma”. Due master, l’amore per i cani che ha adottato, una vita a salvare aziende dalla crisi, adesso anche inventrice. “È l’uovo di Colombo, un’idea semplice. Il dispositivo acustico subacqueo è in grado di emettere onde sonore dissuasive, percepite come minacciose o sgradevoli dai granchi, inducendoli ad allontanarsi. Basta un emettitore acustico impermeabile; una centralina programmabile alimentata a batteria o pannello solare; un modulo audio con suoni naturali o sintetici; un sistema ciclico per evitare l'assuefazione. E la connessione wireless opzionale per controllo remoto”. Campi d’applicazione: i vivai di vongole, le aree lagunari, le zone costiere. Ora la parola passa ai pescatori, il suono del verdetto.