
A Roma il progetto contro l’invasione, altri dieci milioni per la pesca. Il sindaco: "Coop, danno del 100%"
E’ fiduciosa Marika Bugnoli, sindaco di Goro. E’ in treno, sta tornando da Roma con una delegazione di pescatori. Erano all’incontro al ministero per la presentazione del piano contro il granchio blu. Al tavolo il commissario Enrico Caterino, i ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente), il sottosegretario del Masaf, Patrizio La Pietra. "Sono soddisfatta, sono stati rispettati dal commissario i tempi. Adesso bisogna mettere in campo le azioni contro l’alieno. Quando si tornerà a raccogliere le vongole? Una domanda non facile. Il 2025 sarà un anno duro, nel 2026 forse i primi risultati. E’ il nostro auspicio".
Dieci milioni nel piatto, la cattura del granchio e la sua trasformazione in mangimi, i recinti e i teli sul fondo per neutralizzare le tenaglie. Sono alcuni dei punti del maxi piano. Nella delegazione partita da Goro e Comacchio, il primo cittadino Pierluigi Negri, l’assessore regionale Alessio Mammi, Massimo Gennari del Conuno (Consorzio Unitario Novellame), Vadis Paesanti, vicepresidente FedAgriPesca Confcooperative Emilia-Romagna. Un apocalisse per i due paesi del Delta, che hanno – avevano – nella raccolta dei molluschi la loro economia principale. Sono oltre 2500 le persone senza lavoro, le barche ferme nel porto di Goro. Il settore era il primo in Europa, adesso è stato quasi azzerato. Con il 100% della produzione di alcune coop finita nello stomaco del crostaceo, a mani vuote nella sacca. Venivano prodotte 16mila tonnellate di vongole, il 55% della produzione italiana e il 40% di quella europea. Solo nell’arco di un anno il crollo è stato di 3mila tonnellate. In discarica 800 tonnellate di granchio blu solo quest’anno.
Le risorse stanziate per la realizzazione del piano si sommano agli oltre 44 milioni stanziati dal Masaf negli ultimi anni. "Con rapidità ed entro i tempi stabiliti, grazie al lavoro del ‘Sistema Italia’, siamo riusciti a trasformare una criticità come il granchio blu in un’opportunità di crescita per il settore dell’acquacoltura, attraverso un piano strategico mirato ed efficace", dichiara Lollobrigida. "Il piano per fronteggiare la proliferazione del granchio blu è la risposta del governo a una doppia emergenza, economica e ambientale", afferma Fratin. Ancora qualche numero che racconta il dramma che sta vivendo soprattutto il paese di Goro, travolto dall’avanzata del granchio blu. "Gli abitanti sono 3,400 – spiega Bugnoli –, i pescatori 1200. Sono state colpite tutte le nostre famiglie. Il calo della produzione è stato del 95%. Nel 2024 alcune cooperative hanno avuto produzione zero, hanno chiuso". "Il piano – l’intervento di Caterino che in questi mesi ha incontrato sindaci, pescatori, cooperative – prevede interventi che vedranno protagoniste le flotte locali. L’obiettivo è il sostegno alle attività produttive". "Il governo ha stanziato finora 54 milioni per sostenere le attività colpite dall’emergenza, dimostrando da subito massima attenzione. La soddisfazione manifestata dalle associazioni di categoria e dai rappresentanti dei territori colpiti è stata tangibile. Il governo Meloni fa la differenza", l’intervento di Alberto Balboni, senatore di Fd’I. Esprime soddisfazione anche il consigliere regionale Fausto Gianella (Fratelli d’Italia). "Un passo importante per il settore". "La Regione farà la propria parte, abbiamo già messo a disposizione 2 milioni per ristorare le imprese, per la raccolta e lo smaltimento del granchio e metteremo a disposizione un altro milione nel bilancio 2025", annuncia Mammi. L’assessore all’Agricoltura sarà a Goro insieme al presidente della Regione, Michele de Pascale, il 30 gennaio per un incontro con le imprese e le associazioni della pesca.